Il 3 dicembre a Milano Spazio FMG di FMG Fabbrica Marmi e Graniti, la galleria a cura di Luca Molinari che si pone come luogo di incontro, confronto ma anche di ricerca e promozione per il mondo del progetto, interrompe il consueto ciclo di mostre per una serata diversa, di incontro e di festa, che tiene a battesimo MIC | Mobility In Chain. Una nuova realtà del panorama milanese con una mission importante: poter migliorare e contribuire alla qualità dello sviluppo urbano sostenibile.
MIC | Mobility In Chain è uno studio di (quasi) giovani che hanno deciso di mettere a frutto le esperienze maturate nell’ambito della pianificazione dei trasporti e della progettazione di infrastrutture. Parole chiave: qualità urbana e mobilità sostenibile. Un sogno? Non sembra, visto che l’approccio innovativo che caratterizza MIC | Mobility In Chain ha consentito, nonostante la sua recente nascita, di lavorare già con Zaha Hadid, Foster+Partners and OMA, ma anche di interloquire efficacemente con il mercato italiano fornendo consulenza a developers come Pirelli, Citylife e Galotti.
“Basta camminare per una qualsiasi strada urbana italiana per capire l'importanza di studi professionali come il neo-nato MIC” commenta Luca Molinari nel presentare lo Studio. “Quella devastante separazione delle carriere tra ingegneria e architettura ha provocato in Italia danni incalcolabili dal punto di vista dell'impatto paesaggistico ma soprattutto nella qualità diffusa e minuta della vita di tutti i giorni. In Europa e Nord America da qualche anno si è tornati a pensare che il piano terra urbano, quello percorso quotidianamente da migliaia di persone, macchine, biciclette e motorini, abbia bisogno di una cura progettuale e visionaria diversa, che riporti la qualità e la figura dell'uomo, il suo benessere al centro. Pensate a quanto tempo passiamo per strada, a quanti chilometri maciniamo camminando o guidando, e immaginate cosa potrebbe voler dire un sistema di trasporti, collegamenti, spazi di connessione ben pensati, progettati e realizzati nell'ambito del sistema urbano minuto e quindi delle grandi metropoli regionali. E' per questo che credo che una esperienza come quella portata avanti da MIC in Italia e nel mondo sia significativa, perchè risponde ad una esigenza crescente, e perchè può coprire una domanda emergente di qualità e intelligenza diffusa nelle nostre città. Ripensare quel canale di movimenti e trasporti che è la strada contemporanea è come immaginare uno dei veri spazi collettivi, incompresi delle metropoli del futuro”.
L’appuntamento è il 3 dicembre. Con l’augurio di innescare un dialogo costruttivo anche per Milano!