Venerdì 22 maggio la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Torino, in collaborazione con la Provincia di Torino e il contributo di Marco Polo System geie, organizza un seminario aperto al pubblico di confronto internazionale sulle metodologie e le strategie da adottare per la valorizzazione dei forti militari storici.
L’esperienza del concorso internazionale di idee
IL DRAGO e LA MONTAGNA per il recupero e la valorizzazione del Forte di Fenestrelle – vinto dal gruppo guidato dall'architetto João Antonio Ribeiro Ferreira Nunes con gli architetti Fiorenzo Meneghelli, Andrea Menegotto e Marco Carretta e che la Provincia e l’Ordine degli Architetti di Torino avevano lanciato in occasione del Congresso Mondiale degli Architetti 2008, chiedendo agli architetti di individuare strategie di intervento su tutto il Forte, di immaginare una possibile destinazione d'uso agli immensi spazi di cui la fortezza dispone e di ipotizzare il recupero e la valorizzazione della Ridotta Carlo Alberto come porta di accesso per i turisti in visita al complesso – ha convinto dell’opportunità di inserire il Forte in un contesto europeo di buone pratiche, dove il concorso di progettazione è prassi per il recupero dei forti militari.
Il Forte di Fenestrelle, la più grande fortezza alpina d'Europa, è un complesso fortificato imponente di oltre un milione di metri quadrati, situato in Val Chisone a confine con Val Germanasca, che sono state per molti anni linee di frontiera. Unico in Europa a essere completamente attraversato da una scala coperta di 4000 gradini, congiunge i forti San Carlo, Tre Denti e Delle Valli, includendo al suo interno le polveriere, le ridotte e le cannoniere. Il Forte, dopo anni di incuria, è stato riaperto al pubblico all'inizio degli anni novanta e dal 2002 l'Associazione Progetto San Carlo Onlus ha ottenuto dal Demanio la concessione del Forte e ha realizzato, in collaborazione con la Provincia di Torino, le opere per la messa in sicurezza dei luoghi e il recupero di tutta la struttura.
Il Forte di Fenestrelle, ideato nel XVII secolo per dividere l’Italia dalla Francia e difendere il Piemonte sabaudo dall’ingombrante vicino transalpino, oggi potrebbe assolvere ad una funzione in un certo senso opposta: unire il Nord-Ovest e il Nord-Est d’Italia nella valorizzazione architettonica e turistica delle fortezze militari.
Il Protocollo d’intesa tra le Province di Venezia e di Torino per la valorizzazione dei forti militari presenti nei rispettivi territori, siglato il 25 marzo scorso, scaturisce infatti dall’interesse suscitato a livello internazionale dal concorso sul Forte di Fenestrelle e dall’approccio scientifico seguito per l’indizione del bando di concorso, che potrebbe costituire un metodo innovativo per definire strategie di intervento sul patrimonio delle fortificazioni, configurandosi come un vero processo di “governance” del territorio.
Di qui l’idea della Provincia di Torino di partecipare al progetto “Forte Cultura”, che si prefigge di promuovere la competitività e l’attrattività delle città e delle regioni caratterizzate dalla presenza di strutture fortificate dal Mar Baltico al Mar Adriatico.
Su scala europea da alcuni anni è ormai avviato un importante processo di dismissione di strutture militari. La quantità e la qualità di queste strutture, il loro valore storico, architettonico e (in alcuni casi) anche ambientale o paesaggistico stanno spingendo numerose amministrazioni locali ad occuparsene o ad incaricarsi del loro recupero.
L’obiettivo del seminario è quindi anche quello di far conoscere al pubblico e di rafforzare, tra gli addetti ai lavori, le reti di partenariato italiane ed europee che operano per la valorizzazione architettonica e ambientale, turistica e culturale dei forti militari, e di condividere azioni e metodi per la valorizzazione del patrimonio fortificato, anche attraverso programmi di sviluppo integrati, esperienze e progetti di interesse europeo.
Se, a livello locale, il Forte di Fenestrelle insiste su un territorio dove i collegamenti tra la Val Chisone e le altre valli sono caratterizzati dai rapporti strategico-militari con la valle di Susa e da quelli culturali-religiosi con le Valli Valdesi, la cooperazione transfrontaliera tra le regioni francesi e quelle italiane ha nel progetto “Sentinelle delle Alpi” l’elemento più significativo da integrare nella rete europea delle fortezze.
La fortunata posizione geografica del Forte di Fenestrelle lo colloca poi in un contesto europeo dove potrebbe assumere un ruolo cardine proprio in quella rete dei forti, intesi come presidi culturali, che collega le Ardenne alle Alpi e l’Atlantico al Mediterraneo.
Partecipano al seminario “La virtù dei Forti” i rappresentanti e gli esperti di progetti nazionali (Trento, Udine, Lombardia, Valle d’Aosta, Veneto) e internazionali (Germania, Francia, Ungheria, Olanda) e i rappresentanti istituzionali, gli esperti e i vincitori del concorso internazionale di idee IL DRAGO e LA MONTAGNA. [Programma allegato]
I NUMERI DEL FORTE DI FENESTRELLE
· 122 gli anni di lavoro impiegati per costruirlo
· 4000 gradini
· 635 metri di dislivello
· 1.300.000 metri quadrati di superficie
· 7 ridotte
· 14 ponti di collegamento
· 28 risalti
· nomination al World Monuments Fund’s 2008 Watch List of 100 Most Endangered Sites
Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Autoveicolo Programma definitivo del convegno: La virtù dei forti
Programma
9,30 Apertura lavori
Coordina Giorgio Giani, consigliere Ordine Architetti Torino
Saluti istituzionali
Riccardo Bedrone, presidente Ordine Architetti Torino
Liliana Pittarello, MIBAC direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte
Maria Adriana Giusti, presidente del Corso di Laurea in Restauro e Valorizzazione Politecnico di Torino
Mario Reviglio, presidente Associazione Forte San Carlo
09,45 Istituzioni pubbliche e organizzazioni professionali per la valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale attraverso lo strumento del concorso di architettura: il caso del concorso internazionale sul Forte di Fenestrelle "Il drago e la Montagna"
Mario Carducci, Ufficio Concorsi Fondazione OAT
Sandro Petruzzi, dirigente Provincia di Torino, presidente Commissione giudicatrice
Andrea Bruno, architetto, Comitato scientifico
Gennaro Napoli, funzionario Soprintendenza Beni architettonici e paesaggistici del Piemonte
Fiorenzo Meneghelli, progettista vincitore
11,35 Il progetto Interreg “Forte Cultura” Detlef Wahl, TIAW Erfurt
11,50 Coffee Break
12,10 Esempi nazionali a confronto
Modera Mario Carducci, Ufficio Concorsi Fondazione OAT
Il progetto Grande Guerra della Soprintendenza per i Beni Architettonici della Provincia autonoma di Trento
Sandro Flaim, dirigente Soprintendenza Beni Architettonici della Provincia autonoma di Trento
Il progetto di restauro del Forte Col Roncone a Riva d’Arcano
e la valorizzazione turistico-culturale della Fortezza Tagliamento
Daniele Sferra, Marco Polo System Geie
Il sistema difensivo da Peschiera a Mantova
Fiorenzo Meneghelli, architetto
Il Forte di Bard
Roberto Domaine, soprintendente per i Beni e le Attività culturali Regione autonoma Valle d’Aosta
L’esempio della valorizzazione dei sistemi fortificati nella regione del Veneto
Pietrangelo Pettenò, amministratore Marco Polo System Geie
13,30 Quick lunch
14,30 Esperienze europee .
Illustrazione di casi di studio ed esempi di recupero di Forti militari con utilizzo del concorso di architettura. Presenza di reti di partenariato italiane ed europee per la valorizzazione dei forti militari storici.
Modera Daniele Sferra, Marco Polo System Geie
La valorizzazione del patrimonio fortificato Alpino: un cantiere a dimensione europea
Gino Baral, Comunità montana Valli Chisone e Germanasca
Fortress Route of central Europe – Lessons learnt from a World Heritage Site application (Ungheria)
Istvan Varga, presidente Monostor Erod
Nieuwe hollandse waterline, the process for re-development of the syster fortress Honswijk and Everdinjen (Paesi Bassi)
Gijs van der Zwaan, Comune di Houten
Conversion task 'Petersberg Citadel', City of Erfurt: phases of life in reconstruction and planning with a focus on methods of organisation and financing (Germania)
Kati Langer e Detlef Wahl, TIAW Erfurt
16,00 Dibattito
16,30 Fine lavori