Il 15 settembre 2009, alla presenza delle massime autorità della Repubblica Italiana e della Repubblica della Corea del Sud, inaugura Triennale Incheon, nuova sede della Triennale di Milano, la cui denominazione esatta è Milano Design City Exhibition Center La Triennale di Milano Incheon.
L’edificio, progettato da Atelier Mendini e Archiban, occupa un’area di 6.000 mq, destinata ad ospitare la prima interpretazione del Triennale Design Museum; uno spazio per mostre temporanee; un bookstore; un caffè e un ristorante.
Afferma Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano: “Credo che in città-mondo, come Incheon, Shanghai, New York, sia necessario rappresentare l’Italia attraverso un luogo destinato alla promozione e alla valorizzazione di arte, architettura, design e moda, ma anche del mondo dell’impresa e del turismo, e sono convinto che la Triennale di Milano, con Triennale Incheon, diventerà un modello da seguire e un punto di riferimento”.
Nello spazio espositivo maggiore, dedicato permanentemente al Triennale Design Museum, viene presentata la prima interpretazione del museo Le Sette Ossessioni del Design Italiano.Triennale Design Museum è un museo dinamico, in grado di rinnovarsi e di offrire al visitatore sguardi, punti di vista e percorsi inediti e diversificati. Un museo emozionale e coinvolgente. Un organismo vivo e mutante, capace di mettersi in discussione, smentirsi, interrogarsi.
Triennale Design Museum attraverso una formula innovativa è quindi un museo che cambia continuamente, cercando di rispondere di anno in anno alla domanda Che Cosa è il Design italiano, e che addirittura si sposta. Ogni anno infatti verrà presentata alla Triennale Incheon l’interpretazione del Triennale Design Museum precedentemente presentata a Milano.
Triennale Design Museum offre così un importante contesto culturale in cui il Made in Italy si riflette e ottiene un’ulteriore valorizzazione.
Le Sette Ossessioni del Design Italiano è un racconto che è stato scritto da Silvana Annicchiarico, direttore del museo, Andrea Branzi, curatore scientifico, Italo Rota, museum exhibition designer, e realizzato con lo speciale contributo filmico di Peter Greenaway, Ermanno Olmi, Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Davide Ferrario, Daniele Luchetti, Mario Martone e Silvio Soldini.
Nell’altra area espositiva sarà allestita la mostra Leonardo da Vinci. Nature, Art & Science, a cura del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano.