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CONVEGNO ARCHITETTURA

Shifting Festival 2010
Workshop, incontri, mostre e spettacoli sul paesaggio, tra reale e immaginario
convegno  CAGLIARI, dal 05/02/2010 al 07/02/2010
Dal 5 al 7 febbraio 2010 saranno presentati i lavori del gruppo di ricerca LaDU, Laboratorio di Densità Urbana, che circa un anno si muove nell’esplorazione dei territori di confine fra architettura, arti visive e arti performative, attraverso l’interpretazione del mondo circostante e l’interazione attraverso le nuove tecnologie. Percorsi non sempre e non necessariamente lineari su cui dipanare le criticità della società attuale, l’attenzione ai nuovi bisogni di sopravvivenze e/o di convivenze, in un viaggio scivoloso, discontinuo ma digitalmente mappato attraverso quel “paesaggio fra reale e immaginario” che completa il titolo della manifestazione. Le giornate saranno incentrate sulla mostra Case Study#1: furriadroxiu dedicata ai furriadroxiu di Capo Malfatano, il primo di dieci Case studies del LaDU e i seminari/workshop aperti a studenti di architettura e ad esterni, oltre che ad una percentuale di studenti dell’ultimo anno del Liceo Artistico, orientati alla lettura ed interpretazione della città attraverso lo sguardo e l’utilizzo di strumenti multidisciplinari. In relazione a questo approccio multidisciplinare verranno presentate alcune ricerche sviluppate all’interno della facoltà.
 
Verrà esposta l’esperienza di didattica internazionale dei visiting professors afferenti alla Facoltà. Insieme ai lavori prodotti durante il semestre appena concluso, i docenti racconteranno le proprie personali esperienze di ricerca e progetto, offrendo spunti di riflessione per un confronto fra realtà diverse.
Il 19 febbraio è prevista “Devisement du monde”, giornata di studi sull’attività del gruppo di ricerca OffiCINA e presentazione del progetto per la Paifang square di Zhaoqing (Guangdong-RPC).
Il gruppo OffiCINA_UNICA, costituitosi nel dicembre del 2008 all’interno della sezione dipartimentale Architettura-Città e coordinato dall’Architetto Gianmarco Chiri, si propone come osservatorio permanente sulle trasformazioni urbane del continente asiatico con particolare riferimento alle dinamiche di sviluppo della Repubblica Popolare Cinese.
 
L’attività del laboratorio è costantemente orientata a monitorare le opportunità di ricerca, sperimentazione, applicazione e scambio culturale offerte da quei territori; concretizzare le opportunità di internazionalizzazione della Facoltà in Asia mediante l’attivazione di rapporti di partnership nei settori di ricerca relativi al recupero, alla riqualificazione e al progetto urbano; costituire un nodo di interscambio tra il sistema della ricerca e il sistema delle imprese dei territori regionali; testimoniare le contraddizioni delle trasformazioni urbane contemporanee nei luoghi di maggiore crescita economica del pianeta. Dal 5 e fino al 28 febbraio sarà in mostra presso gli spazi di Via Corte d’Appello l’allestimento del progetto vincitore della Consultazione Internazionale ad inviti per la Piazza dell’Arco Commemorativo di Zhaoqing e del lungolago del Parco delle “Seven Stars Crags”.
 
In questo modo, la Facoltà di Architettura di Cagliari si propone come nuovo e attivo territorio di scambio culturale della città, aprendo i suoi spazi del Castello (il complesso di Santa Croce e Palazzo Cugia) a una fruizione più allargata e attuale attraverso un approccio laico e propositivo, volto da un lato a conservare e riproporre la memoria delle avanguardie cittadine e regionali (soprattutto quella del passato più recente e misconosciuto, che va dal moderno ai giorni nostri), dall’altro a monitorare le sollecitazioni più avanzate e stimolanti del presente.
*Programmazione attività  5-7 febbraio 2010
 
MOSTRE:
>Case Study#1: furriadroxiu
Mostra dedicata ai furriadroxiu di Capo Malfatano, il primo di dieci Case studies del LaDU. I Case studies si concentrano sul paesaggio sardo e sull’individuo, vettore e entità capace di generare flussi di movimento e trasformazioni in diversi contesti e livelli di densità urbana. La mostra si configura come spazio aperto e variabile, indagano la relazione tra spazio e corpo attraverso metodi e strumenti innovativi mutuati da differenti ambiti disciplinari, in particolare dall’arte (in tutte le sue forme e modalità espressive), dalla scienza e dalle nuove tecnologie.
 
Case Study#1: Le opere
#Maria Zanardi – Allestimento fotografico/sala scherma
Wandering in Malfatano.
Una selezione di immagini che mostrano un ambiente in cui uomo e natura possono ancora convivere senza una netta prevaricazione distruttiva dell’uno sull’altra.
Gli ampi spazi circondati da un abbraccio di colline costituiscono un esempio di ciò che Gilles Clement ha individuato come Terzo Paesaggio, un rifugio per la diversità sottratto, per ora, all’antropizzazione più sciocca e selvaggia.
Salvo poiché dimenticato è “un paesaggio che non esprime né il potere né la sottomissione al potere”, ma semplicemente esibisce, con le sue incredibili ed umili meraviglie, una opportunità e l’inarrestabile forza della vita naturale
Sarebbe bello poter abitare questi luoghi rispettandoli e osservandoli con amore seguendo il flusso dell’evoluzione naturale ed assecondando, senza opporsi, l’entropia generale che regge l’universo.
#Antonella Sanna – Video e installazione/spazio via Santa Croce
Boundary Strips. Malfatano visto attraverso “strisce” di paesaggio: una riflessione sul tema del limite.

Il senso di un territorio può essere interpretato in base a ciò che comprende ed esclude, a come si articola al suo interno e si interfaccia con ciò che gli è esterno e confinante. In questo senso il luogo del “limite” diventa cruciale nel definire transizioni, trasformazioni, rapporti e brusche interruzioni. Si propone una trasposizione del paesaggio di Malfatano attraverso questa chiave interpretativa, a partire dalla scala architettonica fino a quella geografica, riconoscendone forme, materiali e caratteri di specificità. L’installazione permetterà al pubblico di “fare a fette” il paesaggio e di portare via una “boundary strip”.
 
#Alessandro Carboni – Allestimento oggetti e video/sala scherma
Inverse power of wavelenghts (HK e Furriadroxu)

video ed editing | Alessandro Carboni; suono | Dickson Dee
HD, 30 min, color, video-installazione.
Due spazi esplorati messi a confronto attraverso il video: Hong Kong e Capo Malfatano. Attraverso l’originale tecnica di ripresa ideata da Alessandro Carboni (multishooting), il video si compone in una stratificazione di fotogrammi e immagini in rilievo. Le immagini ricordano le dense e complesse articolazioni delle pitture cubiste.
 
#Marco Tanca Allestimento video/spazio via Santa Croce
Immersive Landscape

La ricomposizione percettiva del paesaggio attraverso la strada
l progetto Immersive Landscape sperimenta una strategia di rilievo e rappresentazione del territorio alternativa alla prassi convenzionale dell’analisi urbana attraverso la creazione di elaborati grafico-audiovisivi composti fruibili per mezzo di un interfaccia ad interazione naturale tangibile. L’idea è quella di sviluppare un’indagine a grande scala del territorio di Malfatano, che possa restituire in maniera immediata e globale la complessità della realtà del luogo e valorizzarne le peculiarità paesaggistiche.

La ricomposizione del territorio avviene ponendo particolare attenzione alla restituzione dei valori percettivi del paesaggio, alla dimensione estetica del viaggio e sul concetto chiave di lettura sequenziale dell’immagine derivanti dalla relazione tra sistema paesaggistico e sistema viario.
 
#Irene Orrù Allestimento video/spazio via Santa Croce
Abitare i Furriadroxius a
Malfatano

Gli abitanti dei Furriadroxius di Malfatano sono gli ultimi rappresentanti di una comunità invisibile, che vive di pastorizia e artigianato e dello scambio reciproco di beni di prima necessità, secondo ritmi e un sistema di regole del tutto inusuali. Gli ambienti in cui le persone abitano, gli strumenti del loro lavoro e il contesto (visivo e sonoro) che li circonda, costituiscono il materiale narrativo per un soggetto, una sceneggiatura non scritta, ma vissuta attraverso un’esperienza di residenza all’interno del territorio indagato. “Abitare i Furriadroxius a Malfatano” si configura come un racconto per immagini, in cui il prevalere del paesaggio su tutto e l’estrema rarefazione “umana” ha portato alla scelta di preservare gli uomini dall’essere filmati, per raccontarli invece attraverso i loro oggetti, i gesti, il paesaggio in cui vivono. Questo approccio ha suggerito la scelta di un narratore esterno che accompagna l’osservatore nella scoperta di Malfatano.
OffiCINA/atrio via Corte d’Appello
Allestimento del progetto vincitore della Consultazione Internazionale ad inviti per la Piazza dell’Arco Commemorativo di Zhaoqing e del lungolago del Parco delle “Seven Stars Crags”Gianmarco Chiri con Ilaria Giovagnorio, Alessandra Deidda, Filippo Sanna, Davide Fancello, Martina Caredda, Martina Bellini, Francesca Oggiano, Luisa Zedda, Nicoletta Sale.
Allestimento Laboratorio – cittaUNICA: the role of the university in transforming the city/A
Elena Pascolo con Sabrina Puddu e Fracesco Zuddas
 
Allestimento Laboratorio – Laboratorio integrato di progetto e costruzione/aula A
Gabriel Verd Gallego e Simone Solinas, con Dino Dessì, Giaime Meloni, Giuseppina Monni, Elisabetta Pani, Antonella Sanna, Alessandro Sitzia
 
Allestimento Laboratorio – The Domestic and the Foreign at Poetto/aula C
Ruth Baumeister con Silvio Carta e Silvia Serra
 
Allestimento Laboratorio – L’asse occidentale di Cagliari: dalla Piazza del Carmine verso la Piana di S. Lorenzo/aula C
Carmen Fiol I Costa con Luca Tuveri e Mario Cubeddu
 
Unica Bookshop – Uno spazio per leggere/aula B
Stefano Rabolli Pansera con Sabrina Puddu, Francesco Zuddas, Olindo Merone

‘Unica Bookshop’ è sia un progetto didattico che coinvolge 15 studenti della Facoltà di Architettura di Cagliari che un progetto civico, essendo il bookshop un possibile motore culturale per la Facoltà e per la città stessa.

Il corso ha come obiettivo il progetto e la costruzione di un’installazione da adibire occasionalmente alla distribuzione e alla vendita di libri e riviste specializzate per l’arte e l’architettura, da localizzarsi all’interno degli spazi dell’ex complesso di Santa Croce.

Il 6 febbraio una giuria avrà il compito di scegliere quale tra i cinque progetti elaborati dai gruppi di studenti ha le migliori qualità per poter essere realizzato.

Dopo la conclusione del corso, il bookshop rimarrà come un dono per la Facoltà di Architettura e per la città. La vendita dei libri, nella forma di performance, sarà evento inaugurale del bookshop e conclusione del corso.
 
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