In casa dell’energia, edificio razionalista, austero e monumentale degli anni Trenta, si espone un’installazione che interagisce con lo spazio, puntando sull’effetto scenografico, mediante un mix di colori, suoni, proiezioni, light box, luce ed opere a tecnica mista per strutturare non un singolo oggetto, ma le potenzialità formali ed architettoniche e tridimensionali del colore che definisce luoghi immaginari. Il colore fa immaginare la musica e sentire qualità sonore e musicali di tonalità arcane, attraverso sfumature e cromatismi in movimento che prendono forma se proiettate in uno spazio chiuso per trascrivere paesaggi aperti, carichi di energia e tersi come l’aria del mare.
Cristiana Fioretti, La pittrice e scultrice, già nota per “cartografie” cromatiche di orizzonti poetici, è sperimentatrice poliedrica di materiali e docente di Cromatologia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e direttore artistico del Museo Internazionale dell’Immagine Postale di Belvedere Ostrense (Ancona), celebra la spazialità con strutture di luce per materializzare una tensione verso l’infinito.
11 – 30 marzo 2010 – a cura di Jacqueline Ceresoli