|
CONVEGNO |
EVENTI
|
|
|
|
|
Giornata Italiana di Studio sulle tematiche della tutela e qualità del Paesaggio |
|
una riflessione sulle strategie da adottare in tema di paesaggio |
|
|
|
FIRENZE, dal 19/10/2010 al 20/10/2010
|
|
|
|
|
Il 1° ottobre scorso, presso il complesso monumentale del S. Michele a Roma, la Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee - Servizio IV “tutela e qualità del paesaggio”- ha organizzato una giornata di studio con le strutture territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali, per un confronto sulle questioni che riguardano il Paesaggio dieci anni dalla sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio. L’incontro, al quale hanno partecipato anche figure esterne al Ministero in quanto specialisti della materia, il prof. Massimo Morisi, Scienza dell’Amministrazione, Università di Firenze e il prof. Franco Salvatori, Presidente della Società Geografica Italiana, si è concluso con una tavola rotonda con la partecipazione delle associazioni che da anni svolgono attività di sensibilizzazione e vigilanza per la tutela del paesaggio.
I lavori sono stati aperti e conclusi dalla dott.ssa Maguelonne Dejeant-Pons, in rappresentanza del Consiglio d’Europa e dall’arch. Mario Lolli Ghetti, Direttore Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee. I contributi pervenuti e gli esiti dell’incontro, saranno recepiti nel documento italiano che verrà presentato in occasione della commemorazione dell’apertura alla sottoscrizione degli Stati della Convenzione Europea del Paesaggio, avvenuta a Firenze nel 2000.
La Cerimonia, voluta e organizzata dal Consiglio d’Europa, il Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Toscana, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si svolgerà nei giorni 19 e 20 ottobre nella stessa città e negli stessi luoghi – Firenze, Palazzo Vecchio - dove nel 2000 la Convenzione è stata sottoscritta.
Il documento italiano porrà particolare attenzione alle problematiche connesse alla tutela del Paesaggio, proponendo temi di riflessione sulle strategie da adottare per l’efficacia delle politiche volte alla tutela e alla qualità del Paesaggio.
Ha rivestito particolare interesse, per l’ampio coinvolgimento delle strutture centrali e territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali, la Giornata Italianadi Studio svolta lo scorso 1° ottobre a Roma, il cui tema portante è stato “la politica del paesaggio e le politiche di sviluppo: una sfida culturale a tutti i livelli nelle strategie territoriali”. Promossa in occasione della ricorrenza del decennale dell’apertura alla firma della Convenzione Europea del Paesaggio, ha coinvolto le strutture del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, impegnate nelle attività di tutela del paesaggio per la conservazione e la valorizzazione dei caratteri distintivi del paesaggio nelle scelte progettuali di trasformazione del territorio.
Gli interventi dei relatori, pur in sintonia con il tema della giornata, hanno avuto tagli diversificati.
E’ emersa l’esigenza di pervenire ad una pianificazione paesaggistica del territorio condivisa con le Regioni, in quanto strumento preventivo per la tutela del paesaggio italiano.
L’analisi di tutto il territorio, mirata ad individuare le peculiarità che lo caratterizzano, ha coinvolto le direzioni generali regionali e le soprintendenze trovando disponibilità di collaborazione con Regioni e Comuni. Più complesso è il quadro emerso dalle testimonianze degli intervenuti in merito alle attività condotte con le amministrazioni regionali per la co-pianificazione, nella definizione delle norme di gestione del territorio, mentre sono state messe in campo importanti sinergie nelle fasi di analisi del territorio.
Gli studi effettuati per la conoscenza delle peculiarità che caratterizzano il territorio, sono stati condotti tenendo conto dell’importanza anche di quelle presenze riferite ai valori identitari del paesaggio, richiamati nella Convenzione, e recepiti dal Codice per i beni culturali e paesaggistici (dlgs n.42/2004).
Un’attenta pianificazione paesaggistica deve, è stato ribadito, considerare le presenze naturali e i manufatti, a prescindere dal loro valore storico-architettonico, quali segni la cui conservazione per le generazioni future è parametro fondamentale in qualsiasi progetto di trasformazione dei luoghi.
La tutela e la valorizzazione delle identità territoriali e delle popolazioni localideve essere capace di coniugare esigenze di sviluppo socio economico con le esigenze di conservazione delle testimonianze paesaggistiche, mettendo in atto forme di ‘tutela attiva’ calibrata al tipo di intervento di trasformazione dei luoghi e relazionata alle peculiarità del territorio in cui esso sarà collocato.
E’ stata inoltre sottolineata l’imprescindibile esigenza di attuare azioni per l’accrescimento di una cultura del paesaggio ad ogni livello sociale e culturale, per una diffusa consapevolezza dei valori di cui il paesaggio è portatore, affinché siano in primo luogo gli stessi abitanti difensori del loro territorio, orientando inoltre le loro esigenze di sviluppo verso scelte di rispetto del patrimonio paesaggistico che ad essi appartiene.
Al riguardo, si è ricordato quanto territorio italiano è stato degradato dalla dilagante edilizia spontanea, auspicando che vengano realizzati e attuati progetti di recupero e riqualificazione paesaggistica.
A conclusione della Giornata di Studio, l’arch. Maria Maddalena Alessandro e l’arch. Roberto Banchini hanno esposto i punti più significativi su cui incentrare il documento italiano da presentare nella cerimonia commemorativa del decennale della convenzione Europea del paesaggio, tenendo conto di quanto emerso nel corso degli intensi e appassionati interventi che si sono succeduti, pertanto considerando che:
- una riflessione particolare merita il concetto di identità, espresso nella Convenzione Europea del Paesaggio. L’identità locale fa riferimento a luoghi in cui la storia delle popolazioni ha interferenze e connessioni con la storia del Paese e a sua volta con quella di altri Stati e nazioni, con cui sono stati condivisi segmenti della propria storia nel corso dei secoli. Argomentazione ancora più valida per l’Italia, Nazione unica solo da un secolo e mezzo.
- le trasformazioni dei luoghi sono dovute ad istanze di sviluppo economico a cui le politiche settoriali devono rispondere. I progetti attuativi di tali politiche espressi in piani e progetti, debbono tener conto del paesaggio pervenendo a soluzioni di sviluppo sostenibile, in cui i valori paesaggistici sono considerati meritevoli di tutela e occasione di sviluppo attraverso la loro valorizzazione. In sintesi devono essere condotte nella gestione del territorio politiche condivise e coordinate, in cui il ruolo del Ministero per i beni e le attività culturali deve essere riconosciuto per i suoi compiti istituzionali di tutela del paesaggio.
Gli impegni presi nella sottoscrizione della Convenzione europea del Paesaggio da uno Stato devono essere rispettati da tutte le Amministrazioni dello Stato stesso.
- per una reale ed efficace tutela del Paesaggio a tutti i livelli amministrativi, si deve pervenire ad oculate e condivise scelte urbanistiche locali, strumenti che devono dettare regole contro il dilagare di micro-interventi che, tanto quanto gli ecomostri, sono capaci di stravolgere i connotati tipici di un territorio.
-
il Ministero per i beni e le attività culturali, in quanto soggetto portatore di interessi comuni, come è la difesa del patrimonio culturale della nazione, si scontra, a volte in modo pesante nella prassi operativa, con interessi di tipo socio-economico. L’istituzione di tavoli di concertazione con soggetti pubblici o privati si ritiene indispensabile per individuare un modus operandi tale da permettere che, nell’ottica di una tutela attiva, si trovino spazi di cooperazione per superare ogni possibile contrapposizione degli interessi.
- nella gestione del territorio è importante che venga individuata la relazione esistente tra le presenze paesaggistiche e le specifiche culture locali, oggetto di ricerca e di attività da parte dei geografi, testimoniate dal patrimonio materiale e immateriale identitario.
Anche se l’espressione di tali culture si esprime in ambiti di difficile perimetrazione, tuttavia bisogna pervenire a metodi adeguati per la loro tutela. La cultura marinara ad esempio, la cui specificità riveste un interesse particolare, non si ritrova ad una distanza costante dalla costa e neanche in tutte le popolazioni costiere.
-
si sottolinea l’importanza della riqualificazione e del restauro del paesaggio, con
operazioni capaci di recuperare i valori degradati e alterati e se necessario, introducendo nuovi valori in sostituzione di quelli cancellati.
FOCUS
E’ fondamentale la concertazione in tutte le politiche attuative nella gestione del territorio da parte delle Amministrazioni centrali e periferiche, attivando dei tavoli di lavoro e di coordinamento, per la valutazione e gestione delle interferenze tra le opere da realizzare e il paesaggio in cui esse vengono a collocarsi.
Il paesaggio è patrimonio europeo, al di là delle peculiarità che ogni territorio presenta, e, per la sua tutela, valorizzazione e conoscenza, è necessario l’impegno delle nazioni europee, per una politica comune soprannazionale a livello europeo. In tale spirito, l’implementazione della Convenzione Europea del Paesaggio si identifica come stimolo per azioni e misure che gli stati debbono attuare per la gestione del territorio, al fine di fronteggiare le pressioni di sviluppo economico da tradurre in una progettazione di qualità, in cui il paesaggio è considerato quale risorsa.
Le esperienze condotte per i Siti riconosciuti UNESCO, potrebbero essere utili per l’individuazione di politiche di gestione per alcuni territori di notevole interesse paesaggistico.
Nella gestione del territorio, si rivela fondamentale il riconoscimento delle realtà locali (talvolta assoggettate a scelte subite, con conseguenti effetti negativi di disamoramento e alienazione) con cui condividere le scelte di sviluppo economico, sulla base dei bisogni delle popolazioni.
Tale riconoscimento deve essere accompagnato da azioni finalizzate a creare e accrescere la consapevolezza da parte delle comunità locali sui valori paesaggistici del territorio in cui vivono.
La conoscenza di tali valori e il riconoscersi in essi, induce le popolazioni ad assumere un ruolo di difesa del proprio paesaggio.
Questa è una sfida nei confronti di quelle forme di sviluppo rispondenti esclusivamente ad esigenze di carattere economico.
La Convenzione Europeadel Paesaggio ribadisce in varie parti l’importanza dalla diffusione a tutti i livelli della cultura del paesaggio, sottolineando che esso è strettamente connesso alla vita dell‘uomo e al suo ambiente.
Una cultura che deve mettere le sue radici anche a tutti i livelli della formazione, dalla scuola dell’obbligo all’università, per preparare professionalità capaci di programmare e progettare in sintonia con la tutela del paesaggio.
Un’affermazione che trae fondamento dall’esame delle proposte progettuali che giungono agli uffici del Ministero per i beni e le attività culturali, per la valutazione di compatibilità paesaggistica.
Effettuate tutte le valutazioni relative alle possibilità percorribili per un corretto inserimento delle opere proposte, prima di pervenire ad espressioni di pareri che siano in contrapposizione a tali proposte, il Ministero qualora possibile, perviene a pareri la cui formulazione si configura come una elencazione di buone maniere ( prescrizioni) da mettere in pratica per l’ottimizzazione dei progetti, la cui qualità è data dal porsi in dialogo con i luoghi prevedendo, caso per caso, mitigazioni, minimizzazioni, varianti tali da permettere il corretto inserimento delle opere previste.
Una forma di ‘tutela attiva’che viene attuata anche nelle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e nelle Valutazioni Ambientali Strategiche di piani e programmi, che si conducono congiuntamente con il Ministro per l’ambiente e per la tutela del territorio e del mare e che si concludono con decreto a firma congiunta dei due ministeri.
Nell’ottica di una proficua cooperazione con le altre amministrazioni per la sostenibilità delle politiche di gestione del territorio, il Ministero per i beni e le attività culturali ha partecipato al tavolo di lavoro con il Ministero dello sviluppo economico e Ministero per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare per la redazione delle “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”.
I lavori si sono conclusi con la predisposizione di un testo in cui viene evidenziata l’importanza delle componenti paesaggistiche e ambientali, con una specifica appendice dedicata al paesaggio, in cui sono esplicitati i criteri di ammissibilità degli interventi in relazione alle peculiarità del contesto in cui essi dovrebbero essere realizzati.
Viene inoltre sottolineato, in considerazione del fatto che tali opere di norma vengono realizzati in contesti di elevata naturalità, l’esigenza che per le attività di cantiere si debba prevedere sia un impegno minimo di territorio che il ripristino dello stato dei luoghi a fine lavori.
Il testo, condiviso in sede di Conferenza Stato Regioni, è diventato legge, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Il Ministero per i beni e le attività culturali ha svolto un ruolo attivo per la tutela di tutto il patrimonio culturale nelle politiche di gestione del territorio finalizzate al recupero e valorizzazione della ruralità e alla qualità delle acque sotterranee e superficiali, sottolineando le strette interferenze esistenti tra l’uso del suolo ed il paesaggio, con le sue presenze di interesse storico artistico e archeologico.
In tali occasioni, inoltre, è stato dato particolare risalto alla necessità di pervenire ad azioni e misure che, oltre all’obiettivo prefissato nell’ambito delle politiche di gestione del territorio, si prefiggano anche la valorizzazione delle presenze culturali del territorio, con attività positive per l’ambiente e quindi per il paesaggio, attraverso iniziative locali capaci di produrre sviluppo socio-economico sostenibile, con progetti di cooperazione la cui sostenibilità è garantita dalle valenze culturali da essi espressi. |
Consiglia questo evento ai tuoi amici
|
|
Contatti |
|
|
[email protected]
|
|
Link |
|
|
www.beniculturali.it |
|
|
|
|
CALENDARIO EVENTI |
D
 |
L
 |
M
 |
M
 |
G
 |
V
 |
S
 |
|
|
|
|
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
|
|
|
Cerca per categoria |
 |
|
|
|