La Macchina per L'Ecopaesaggio realizzata da ecoLogicStudio di Londra è un’installazione che coniuga filosofia, biologia, interaction design e architettura. Organizzata nell’ambito degli eventi previsti da ALPS 2010, 2° biennale dei paesaggi alpini e montani promossa dalla Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Trento, questa macchina ecologica e di progetto ha come materiali “primari” i paesaggi e i sistemi ecologici del Trentino.
L’installazione permette ai ricercatori del Museo Tridentino di Scienze Naturali di seguire lo sviluppo di alghe all’interno di uno spazio espositivo. Il complesso sistema d’incubazione della Macchina per l'Ecopaesaggio raccoglie campioni d’acqua che caratterizzano la biodiversità algale di 10 laghi del Trentino.
Il sistema richiede la fornitura di anidride carbonica (CO2): il visitatore è caldamente invitato a contribuire alla buona riuscita del progetto insuflando aria all’interno dei diversi contenitori e specialmente in quelli in cui il led rosso segnala la necessità di anidride carbonica.
Dal 5 novembre al 5 dicembre, tutti i mercoledì e sabato dalle 15 alle 18, è possibile partecipare alle attività del ricercatore, che consistono nel controllo e modifica di componenti ambientali fondamentali alla crescita delle alghe e nell’analisi al microscopio della composizione quali-quantitativa delle specie algali presenti.
I risultati raccolti potranno dare utili informazioni ecologiche sulle alghe in oggetto e su un possibile utilizzo applicativo della Macchina per L'Ecopaesaggio nel contesto architettonico urbano. In un’ottica prettamente “futuribile” tale installazione oltre a divenire un’originale struttura di design potrebbe funzionare come bioreattore i cui prodotti finali sarebbero ossigeno e biodiesel utilizzabile per il riscaldamento e per il mantenimento del microclima interno allo spazio abitativo.
Il dettaglio dell’esperimento
Per il raggiungimento dell’obiettivo è stato creato il seguente impianto sperimentale: da 10 laghi del Trentino (Garda, Cavedine, Toblino, Santa Massenza, Terlago, Levico, Caldonazzo, Lamar, Serraia e Tovel) si sono raccolti campioni di acqua in tre diverse zone: litorale, pelagica superficiale e pelagica totale (intera colonna d’acqua). Tali campioni sono stati inseriti all’interno della Macchina per L'Ecopaesaggio seguendo il seguente approccio sperimentale:
-all’interno dei 30 contenitori collegati agli areatori l’acqua dei 10 laghi non subirà modifiche sperimentali (controllo); -all’interno di 20 contenitori l’acqua dei 10 laghi subirà modifiche nel contenuto di CO2 e nutrienti; -all’interno di 20 contenitori collegati ai led l’acqua dei 10 laghi subirà modifiche nel contenuto di CO2.
CARATTERISTICHE COMUNI ALLE INSTALLAZIONI DI ecoLogicStudio
Denominate ecoMachines, le installazioni di Ecologicstudio rappresentano la volontà di superare il paradigma meccanicistico che tutt’ora regola gran parte dei processi funzionali della nostra società introducendo meccanismi alternativi, ecologici, sistemici, utili a catalizzare potenzialità e ad attualizzare virtualità in modo aperto, opportunistico.
La struttura architettonica sarà avvolgente, coinvolgente, “sensibile”, mutabile ed “evolutiva”. In questo modo l’architettura diventerà meccanismo di partecipazione in grado di connettere ed interfacciare ricerca ecologica, ambiente, territorio, utenti, design e tecnologia.