SUN 2010, in collaborazione con l’Atelier di Disegno Industriale 2 dell’Università La Sapienza di Roma, sponsor Brico Center, organizza la mostra di una decina di prodotti nati dall’ingegno degli studenti quale proposta progettuale e produttiva ragionata, utile e interessantissima in tempi di crisi.

Con Outdoor DIY (Design It Yourself), il FAI DA TE entra prepotentemente nell’ideazione di oggetti e arredi Outdoor di buon gusto rigorosamente self-made!
 

Creatività in tempi di crisi: il fil rouge della mostra-evento OUTDOOR DIY in SUN 2010 è un affondo deciso all’Outdoor Design, un richiamo al futuro tutt’altro che utopico.
 

La creatività della crisi è la risposta migliore a una supposta crisi della creatività che molte voci di osservatori autorevoli, dall’estero, rimproverano al Belpaese. In tempi difficili è l’ingegno a emergere, fatto di studio, manualità, idee innovative, soluzioni inedite.

Il fruitore moderno predilige nell’ambito della prospettiva industriale una produzione sempre più certificata, dall’altro la riscoperta dell’artigianalità, del gusto della bottega, dell’unicità del pezzo contrassegnato dalla mano, dal dettaglio. Sì agli oggetti imperfetti e non seriali: autenticità, il must dell’avvenire.
 

Bene la crisi come stimolo, voglia, rinascita, bene per un settore che altrove ha grande fortuna e che nel Belpaese ha bisogno di una rinfrescata e di un nuovo appeal. Bene la creatività autarchica col suo carnet di fantasie possibili al servizio delle esigenze concrete dell’abitare attraverso forme essenziali, con risultati anche ironici, sorprendenti.
 

Così i bisogni alimentano i sogni, e l’anima ritrova il suo spirito sperimentale e pratico. Per questo vedremo sempre più designer-carpentieri, laboratori-cantieri, cultori di un DIY raffinato, anche elegante, in un’ottica, orgogliosissima, di copy-left: oggetti pensati da loro e realizzati da tutti.
 

Stampino, dima, cucitura, taglio, trapano, seghetto, biadesivo, listelli, sughero… e poi avvolgere, incollare, assemblare, fissare, piegare…ne nasce un intreccio, fertile come pochi, tra un futuro incerto da esplorare e un passato rigorosamente self-made.
Per dire, agli autorevoli osservatori esteri, che noi ci siamo e siamo pronti alla sfida.