Il settore del solare termico, che arricchisce il tessuto industriale italiano creando innovazione e occupazione, ha visto negli ultimi anni uno sviluppo significativo, passando da un mercato di 130 MWth del 2006 ai quasi 300 MWth del 2008. Il valore dell’installato pro-capite, però, è ancora estremamente basso: 18 kWth per 1000 abitanti, contro i 280 dell’Austria e i 36 della media Europea.
Molto, perciò, resta ancora da fare e l’occasione è data dalla recente Direttiva Europea sulle rinnovabili, la quale prevede che l'Italia dovrà raggiungere, entro il 2020, il 17% di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia.
Il documento “Position Paper per la promozione del solare termico in Italia”, recentemente sviluppato da Assolterm (Associazione Italiana Solare Termico), individua e quantifica con precisione il potenziale contributo del solare termico nel raggiungimento di tali obiettivi, che corrisponde a un risparmio di 3,6 Mtep, pari al 25% dell'obiettivo complessivo di risparmio al 2020 (14 Mtep). Tale risultato è conseguibile ipotizzando l’installazione di 1 m2 di solare termico per abitante.
Il “Position Paper”, inoltre, suggerisce, dal privilegiato ed esperto punto di vista dell’industria di settore, un sistema di supporto coerente che permetta di raggiungere i succitati obiettivi.
Oltre alle misure di incentivazione economica, un aspetto fondamentale di tale sistema di supporto riguarda i decreti attuativi del D. Lgs. 311/06 che, già quattro anni fa, richiedeva, per i nuovi edifici e per grandi ristrutturazioni, l’obbligo di coprire almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria tramite l’impiego di fonti rinnovabili di energia.
Ad oggi, purtroppo, solo la Regione Lombardia si è resa pienamente operativa su questo tema, emanando le necessarie misure attuative, mentre nelle altre regioni vige un obbligo solo “potenziale” che frena una maggiore diffusione delle rinnovabili termiche negli edifici.
Un altro rischio, poi, è che le Regioni legiferino in modo sostanzialmente differente, dando luogo a diversità applicative che complicherebbero l’attuazione dell’obbligo. É urgente e non più procrastinabile, perciò, la definizione di una linea guida o decreto attuativo tipo che sia garanzia di una applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale.
Per scongiurare questi pericoli Assolterm, attraverso la propria Commissione Tecnica, ha elaborato le “Linee guida sull'obbligo solare nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni”.
Si tratta di un documento che si prefigge l’obiettivo di supportare Regioni e Comuni nella implementazione di codici edilizi che siano il più possibile uniformi e simili tra loro e che portino a un utilizzo corretto e di qualità dell’energia solare termica negli edifici.
Il fine ultimo, quindi, è sviluppare e gestire delle leggi che funzionino con efficacia e che abbiano un impatto rilevante sul contenimento dei consumi di combustibili fossili nelle città.
Già molti regolamenti edilizi “solari” sono operativi da diversi anni: sulla base di queste esperienze, quindi, si possono determinare i fattori di successo ed evitare la replicazione degli errori.
Assolterm organizza a Roma, il 30 giugno 2010, nella sede del Gestore dei Servizi Energetici, un convegno per discutere questi temi, nonché per presentare ufficialmente e distribuire ai partecipanti le ora descritte linee guida sull’obbligo solare e il “Position Paper per la promozione del solare termico in Italia”.