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Il Palazzo della Farnesina e le sue Collezioni |
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In mostra 23 progetti stupefacenti |
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MUSEO DELL'ARA PACIS - ROMA, dal 20/05/2011 al 03/07/2011
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Promossa dal Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ufficio Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico della Farnesina, in collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai BeniCulturali, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – è curata da Angelo Capasso, Renza Fornaroli e Roberto Luciani.
La mostra, visitabile fino al prossimo 3 luglio, è un’occasione per scoprire gli aspetti più inusuali della Farnesina, come la storia dell’edificio analizzata sia negli aspetti più propriamente architettonici sia nella decorazione interna e nelle raccolte d’arte acquisite nel tempo. Il Palazzo ospita due importanti collezioni, una di Arte Contemporanea e una di Design. Una selezione di circa cento operesaranno esposte al Museo dell’Ara Pacis con l’intenzione di “aprire una finestra” sulle raccolte.
Le opere contemporanee furono inizialmente acquisite a seguito di un concorso pubblico negli anni Sessanta finché nel 2000, sotto l’impulso dell’allora Segretario Generale della Farnesina Ambasciatore Umberto Vattani, si è deciso di istituire la Collezione Farnesina che oggi conta circa trecento opere dei più grandi artisti italiani dell’ultimo secolo. Di questa collezione, in mostra al Museo dell’Ara Pacis, ci saranno 58 opere tra quadri e sculture degli artisti Carla Accardi, Afro, Mirko Basaldella, Marcello Avenali, Davide Benati, Gianni Bertini, Domenico Bianchi, Alighiero Boetti, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Pietro Consagra, Michelangelo Conte, Venanzo Crocetti, Filippo De Pisis, Fortunato Depero, Piero Dorazio, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Omar Galliani, Alessandra Giovannoni, Renato Guttuso, Bice Lazzari, Carlo Levi, Osvaldo Licini, Marino Marini, Gino Marotta, Arturo Martini, Umberto Mastroianni, Elisa Montessori, Mattia Moreni, Gastone Novelli, Luca Maria Patella, Achille Perilli, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Oliviero Rainaldi, Ascanio Renda, Ottone Rosai, Mimmo Rotella, Sandro Sanna, Ruggero Savinio, Emilio Scanavino, Mario Sironi, Giulio Turcato, Emilio Vedova e Domingo Notaro. Inoltre il nucleo di 20 opere Impressioni di guerra, 1917-1918, di Giulio Aristide Sartorio.
La Collezione FarnesinaDesign è stata istituita nel 2008 al fine di sostenere la creatività e la capacità imprenditoriale italiana in questo settore. In mostra al Museo dell’Ara Pacis si troveranno 23 progetti di Ad hoc, Artemide, Bernini, Bosa, Cerruti Baleri, Domodinamica, Ducati, Fratelli Guzzini, Giovannetti, Ifi, Iguzzini, Knoll, Loccioni, Matteo Grassi, Metalco, Pininfarina, Progetti, Revolution, Richard Ginori, Rondine Motor, Stone Italiana, Venini e Voltolina.
La mostra sarà l’occasione anche per ammirare fotografie del Palazzo, in parte materiale storico - anche inedito - fornito dall’Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’archivio Del Debbio, in parte scatti recenti del fotografo Vitaliano Lopez. Il Palazzo, che è stato progettato dagli architetti Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo e decorato dai maggiori artisti del periodo come Amerigo Tot, Francesco Coccia, Alberto Paolo Bevilacqua e altri, è oggi oggetto di attenzione da parte della comunità scientifica e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che, riconoscendogli una importante valenza storico artistica, lo ha “vincolato” attivando al tempo stesso una serie di studi e ricerche volte alla tutela e alla conservazione.
Saranno inoltre proiettati, per tutta la durata dell’esposizione, due filmati: “La Terza Roma” realizzato per la RAI da Philippe Daverio e un contributo sulla storia e sull’arte del Ventennio tratto dalla videoteca dell’Istituto Luce e montato con foto dell’Archivio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il catalogo edito da Palombi Editori, con la presentazione del Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini e del Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, raccoglie le opere e le installazioni esposte al Museo dell’Ara Pacis e dedica una sezione anche ai Bandi di concorso per il Palazzo del Littorio a Roma e alla Casa Littoria, sede del ministro degli Affari Esteri.
Bernini sarà presente con una installazione realizzata con le sedie della collezione “543 Broadway” di Gaetano Pesce (anno 1993) proposti ora in edizione celebrativa del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, in tiratura limitata a 100 pezzi.
Il verde-bianco-rosso della bandiera italiana interagiscono con la resina e si dispongono ogni volta in modo inaspettato, dando luogo a composizioni cromatiche sempre diverse. La sedia per via dei singolari piedini “a molla”, oscilla, si flette, ondeggia.... accompagnando i movimenti di chi è seduto.
Pesce “lega” la sua grandiosa creatività al concetto di unicità delle proprie opere, ed è questa la caratteristica principale: ogni pezzo seppur riproducibile serialmente, è uguale solo a se stesso.
543 BROADWAY
Des. Gaetano Pesce
Nella storia del design italiano la Bernini è una esperienza straordinaria ed unica che trae i suoi fondamenti direttamente dalle radici del “saper fare”.
Un’attitudine ed una disponibilità che ha prodotto delle vere e proprie eccellenze progettuali e produttive che oggi possiamo trovare nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo. Chi si accosta oggi agli arredi della Bernini sa di avere di fronte un panorama di prodotti intramontabili che hanno un valore assoluto che si mantiene, anzi si rivaluta, nel tempo, come possiamo ben vedere nei rapporti delle case d’asta internazionali. Negli arredi Bernini vi è ancora oggi quel connubio irripetibile fra arte, eleganza e concetto di lusso che poche manifatture al mondo ancora possiedono.
Dal 1993 sono in catalogo la sedia e lo sgabello “543 Broadway” di Gaetano Pesce.
Sono prodotti irripetibili in quanto i colori interagiscono con la resina e si dispongono ogni volta in modo inaspettato, dando luogo a composizioni cromatiche sempre diverse. Come in altre opere di Pesce, anche qui si avverte il netto rifiuto per tutto ciò che è rigido e statico e di conseguenza il suo amore per le cose mutevoli. La sedia per via dei singolari piedini “a molla”, oscilla, si flette, ondeggia.... accompagnando i movimenti di chi è seduto . Soprattutto Pesce “lega” la sua grandiosa creatività al concetto di unicità delle proprie opere.
Questa è infatti la caratteristica principale: ogni pezzo seppur riproducibile serialmente, è uguale solo a se stesso.
Nel 2001 la collezione è stata ampliata e completata con altri quattro elementi: sedia con braccioli, poltroncina da conversazione, tavolo e sedia a sei gambe con pigmenti termocromici, (seduta e schienale cambiano colore con il variare della temperatura d'ambiente o con il contatto diretto con il corpo umano).
Nel 2011 è stata realizzata un'edizione celebrativa per il 150^ dell'Unità d'Italia:
-sedia art.928.2 bianco, rosso e verde, in tiratura limitata a 100 pezzi,
-tavolo art. 931.2 bianco, rosso e verde, in tiratura limitata a 25 pezzi.
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