Le più innovative proposte dell’outdoor quest’anno saranno in mostra a Giardini D’Autore. Prati che diventano labirinti, ombrelloni-spirale pieni di fiori sotto cui sdraiarsi, oggetti di design che riempiono il verde. Il tutto nel rispetto della natura.
Pesci palla colorati che si illuminano, labirinti di canapa e materiale riciclato, sdrai circondati da spirali di fiori. Anche questo è Giardini D’Autore, la rassegna florovivaistica che si terrà a Riccione dal 18-19 e 20 marzo e che quest’anno si arricchisce di nuovi contenuti aprendo le porte al design.
Tra le novità dell’edizione 2011, infatti, troviamo il progetto Green Carpet che parte dalla volontà di ripensare agli spazi verdi sia pubblici che privati sotto una visione nuova e contemporanea. Fondere materiali naturali, biodegradabili o di scarto, dandogli una nuova vita per creare oggetti di design che personalizzano e danno una nuova visione del giardino. Un’altra casa in cui vivere e dialogare con la natura.
La grande ricerca botanica fornita dai vivai partecipanti ogni anno a Giardini d’Autore e l’ingegno dei designer sulle proposte outdoor hanno creato una sinergia capace di creare spazi unici da vivere in piena armonia. Spazi sempre più prolungamenti della casa.
Un esempio saranno le opere-arredi di Manolo Benvenuti, laureato in architettura, che ha sviluppato una forte sensibilità verso la natura e lo sviluppo sostenibile, indirizzando il suo lavoro verso progetti di design che materiali naturali e di recupero.
La filosofia del suo lavoro è quella di dare ai materiali una seconda vita, siano essi scarti della società o delle filiere produttive, organici e inorganici, sottraendoli allo status apparentemente definitivo di “rifiuti”. Elementi che attraverso l’arte e il concetto di energia creativa, vengono reintrodotti nel quotidiano. Corde di canapa, ferro, bamboo e legno daranno vita ad oggetti di design in vero stile country.
Un esempio è la sua opera “Ritorno alla Madre”, un intricato percorso di canne di bamboo, passaggi segreti e nascondigli che riconducono l’immaginario dei visitatori a un labirinto. Come mostrano i culti più antichi il labirinto è la raffigurazione del ciclo vitale, è immagine del mondo soprannaturale dove sono celati misteri e verità. Un mondo verso il quale ci si incammina.