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MOSTRA |
DESIGN
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Re(f)use – non buttiamo via niente |
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Mostra sul design responsabile |
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CASCINA CUCCAGNA A MILANO, dal 17/04/2012 al 22/04/2012
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Creatività, Re - design, arte e follia. Queste le parole che caratterizzano il progetto “Re(f)use – non buttiamo via niente”: ideato e voluto da Opereaperte, la prima rete di imprese, tutte torinesi, ispirate al pensiero del design sistemico, attento ai cicli della natura, come antitesi alla linearità dei processi industriali. E attento alle esistenze e al recupero degli oggetti, così come a quello delle persone.
Il Progetto Re(f)use sarà presente, da martedì 17 a domenica 22 aprile 2012, nella splendida cornice della seicentesca Cascina Cuccagna, situata nel centro di Milano, all’evento “Goodesign - Lavorare bene, abitare meglio” - Insieme per una crescita sostenibile. L’iniziativa, rivolta al grande pubblico della Milano Design Week, vede protagonista dell’edizione 2012 il design responsabile.
“Re (f) use” è un progetto ampio, che comprende tre realtà torinesi differenti eppure legate dal fil rouge dell’attenzione all’arte e al design, all’uso e riuso degli oggetti, degli spazi, delle vite. Galliano Habitat, azienda leader nella vendita di mobili di design, che da oltre vent’anni collabora con il Politecnico di Torino con attività di studio e ricerca. Residence du Parc, una società che si occupa di progetti riabilitativi sulla Salute Mentale dal 1997 e che gestisce una Comunità Terapeutica e 4 gruppi appartamento nella provincia di Torino e infine Blu Acqua: un’équipe multiprofessionale di psicologi, psicoterapeuti, medici, educatori, designer, arteterapeuti che si occupa di progetti riabilitativo-ricreativi.
Blu Acqua propone inoltre a pazienti con psicopatologia coinvolti in un percorso di riabilitazione il progetto ricreativo-produttivo: La Forma del colore per recuperare e consolidare le loro risorse di autostima ed autoefficacia sviluppando specifiche competenze manuali e lavorative.
Il redesign è cooperazione tra soggetti diversi eppure complementari. Come tra le specie in natura la cooperazione è più importante della competizione: lo scarto di un processo produttivo può diventare risorsa per altri, evitando così di sovraccaricare l’(eco)-sistema di oggetti di scarto eventualmente da riciclare.
Redesignè dunque riqualificazione di mobili e oggetti di design intesi come “opere aperte”, che possono essere interpretate, completate e fruite dall’utente finale. Ma non solo, il recupero può essere anche quello della persona. Opereapertemette al centro del proprio lavoro anche la Salute Mentale e il concetto di recupero e ricreazione diventa una calzante metafora di ristrutturazione di identità, relazioni e approccio alla vita.
Sono parte attiva nel progetto infatti gli artigiani, i designer, gli architetti così come i pazienti psichiatrici chepartecipano in prima persona al processo di recupero, mettendo in gioco le proprie competenze e la propria esperienza e creatività, rispecchiandosi nell’opera che si va a realizzare.
Redesignè ri - disegnare, ri - scoprire e ri - costruire la propria identità, le dimensioni ferite e spesso travolte delle proprie esperienze di vita, attraverso il lavoro manuale, il recupero di oggetti di scarto, l’uso di materiali semplici e colori materici, in grado di indurre e veicolare suggestioni o stati d’animo coerenti con le possibilità di esprimersi.
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Contatti |
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Dott. Andrea Frediani cell.+39 347 37 59 370
Ufficio Stampa : Raffaella Ronchetta cell. .+39 3348822187
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Link |
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www.opereaperte.net |
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