Attraversando pratiche e condizioni diverse di abitare, cerchiamo di riconoscere ma anche di scoprire un vivere quotidiano ‘critico’ che apra scenari eterogenei e poliformi: dalle risorse e dagli interventi di bio-compatibilità applicata direttamente allo spazio casa come al territorio in cui si abita, alle diverse esperienze di un abitare che si auto-organizza, alle proposte di attrezzature, alla condivisione di sperimentazioni e indagini. Babel2 vuole diventare tutto questo, attivando spazi per poter far coincidere e far interagire percorsi e ricerche, per convogliarli verso una specie di training aperto e pubblico sull’abitare. Vuole essere attivamente una babele sotto forma di organismo capace di produrre differenti altri organismi, capace di costruirsi come una macchina che si espande secondo diramazioni multiple e complesse.
All’interno del territorio del centro sociale Forte Prenestino a Roma, negli ambienti al chiuso come nelle zone all’aperto, si propongono e si attivano laboratori di riflessione o di progettazione. Costruire è la “prescrizione” principale. Costruire quel che s’immagina, o anche costruire quel che si è già immaginato, o semplicemente raccontare un’idea di costruzione per provocare interazioni dirette, per attivare saperi differenti, per dibattere e confrontarsi, per aprire l’universo abitare insomma e condividere esperienze in una babele di informazioni e di sperimentazioni. Un festival di produzioni dunque, un luogo in cui produrre idee e produrre spazi, aperto a connessioni multiple tra ragionamenti e aspirazioni in stretta relazione con il vivere quotidiano.
Lungo i diversi ambiti o sezioni di lavoro in cui è possibile avventurarsi, il meccanismo di “produzione” è visibile e condivisibile: in Babel2 si è protagonisti di un processo che semplicemente si mostra ma che si configura anche nel corso del festival, rendendo partecipe del suo evolversi il singolo fruitore/uditore. Una processualità che si fa oggetto di attenzione, percorso allo scoperto in grado di attivare ulteriori traiettorie di azione.
Illustrazione Veronica Felner