L ' idea: conversare intorno alla funzione dell’ARTE in relazione all‘ARCHITETTURA, soprattutto degli spazi pubblici, in compagnia di due prestigiosi protagonisti di due mondi a confronto.
Come: attraverso i racconti di Alberto Garutti affiancato da un interlocutore esperto della materia, sullo sfondo di una proiezione di immagini delle opere del maestro.
I n t e r p r e t i : A L B E R T O G A R U T T I ( a r t i s t a ) con GLORIA BIANCHINO ( s t o r i c a d e l l ’ a r t e )
Organizzatori : L'incontro si colloca all'interno dei FONDAmentali, appuntamenti organizzati dalla Fondazione Architetti di Parma e Piacenza allo scopo di far incontrare "mondi" trasversali all'architettura e di farli "dialogare", nella convinzione che la multidisciplinarietà abitui l'occhio e la mente a vedere "prospettive differenti".
Platea: I FONDAmentali oltre a rivolgersi ad un pubblico di settore, nascono dall’idea che la cultura diffusa del progetto, sia sempre più
necessaria.
L’obiettivo degli incontri è dunque quello di parlare ad una platea variegata attraverso temi di grande coinvolgimento culturale.
Tema: Arte e città
“Credo che il dialogo con lo spettatore, da sempre alla base dell’esistenza dell’opera stessa, venga ad assumere un ruolo ancora più importante adesso, in un momento in cui l’arte desidera ritornare a vivere nello spazio pubblico, in stretto legame con la realtà della vita, quindi con l’architettura, i suoi contesti, i media e soprattutto un pubblico che non è più quello selezionato del ristretto sistema artistico.”
…e ancora:
“mi interessa molto aderire alla realtà…Mi interessa che l'arte sia "al servizio di",…che l'opera sia comprensibile a tutti”
“Credo sia sempre più necessario spostare il problema dall'arte a quello dell'artisticità della vita…..l'arte è dappertutto: quello che noi vediamo ovunque è già potenzialmente una mostra, e a deciderlo è solo il nostro sguardo…..In un processo oppositivo a quello duchampiano: penso che oggi l'oggetto, l'opera d'arte, abbia un grande desiderio di uscire dal museo. In fondo forse il museo siamo noi. È necessario far sì che noi diventiamo dei piccoli musei ambulanti: spettatori in grado di assumerci la responsabilità dello sguardo”.
Sono tutte parole del maestro Alberto Garutti, utili ad accompagnare la comprensione del processo creativo interno alle sue opere d’arte, opere che trovano nell’architettura, soprattutto degli spazi pubblici, il loro naturale complemento compositivo, in uno scambio dall’artista al luogo e, viceversa.
Il lavoro di Alberto Garutti esplora le strategie, i metodi e i processi della produzione di un'opera d'arte, che essa si collochi nello spazio privato o cerchi una relazione con il territorio. Temi come il dialogo con la committenza ed i sistemi economici e politici della città, il rapporto con la natura e l'incontro con lo spettatore caratterizzano la ricerca di Garutti. Oggetti, conversazioni private e conferenze pubbliche, grandi ed enigmatici disegni astratti, mobili, installazioni luminose, fliers, progetti editoriali e campagne pubblicitarie compongono l'etereogeno e multiforme panorama dell'opera dell'artista milanese. (Da Internet)