L’Istituto Europeo di Design segue questi cambiamenti e propone un’evoluzione nell’approccio formativo attraverso IED Factory: dal 5 al 16 marzo la didattica IED si interrompe per aprirsi a due settimane intensive di workshop trasversali aperti agli studenti IED con artisti, fotografi, designer, registi, sociologi ed esperti della comunicazione.
Il tema delle due settimane di lavoro è città creative, tema dell’anno accademico.
Come può il design migliorare il modo in cui viviamo, abitiamo, usiamo, immaginiamo la città? Quali sono le questioni, manifeste o meno, che attendono delle soluzioni da parte delle professioni creative? Di quali servizi e prodotti la città ha bisogno? In che modo la creatività può contribuire a svelare e costruire nuove occasioni di socialità? Un’occasione per investigare la dimensione metropolitana della creatività ed esplorare l’universo di stimoli che sprigiona dalla mescolanza di culture e competenze differenti e i prodotti che potrebbero offrire soluzioni innovative ai bisogni e alle problematiche delle città.
Nel totale i workshop sono 26 e abbracciano tutte le discipline, dalla Moda, alla Comunicazione.
Nell’Area Design e Architettura ci fa piacere segnalare gli architetti che con la loro residenza guideranno gli studenti IED nella ricerca:
I Refunc, Denis Oudendijk e Jan Körbes, architetti olandesi conosciuti a livello internazionale per l’idea che sta alla base del loro lavoro: creare strutture sperimentali e microarchitetture mobili basate su materiali di scarto.
Definiti garbage architects, i Refunc con Urban garbage adaptor workshop guideranno gli studenti nella ricerca di una nuova destinazione d’uso di un oggetto che altrimenti verrebbe gettato nella spazzatura.
La loro residenza è supportata dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi.