Dopo il grande successo ottenuto a Milano, Triennale Design Museum, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Pechino, presenta a Pechino negli spazi del CAFA Art Museum una nuova edizione di O’Clock. time design, design time, a cura di Silvana Annicchiarico e Jan van Rossem, con uno speciale progetto di allestimento di Patricia Urquiola.
La mostra nasce con lo scopo di indagare i rapporti fra tempo e design ed è realizzata in partnership con il marchio di alta orologeria Officine Panerai che, in occasione dell’inaugurazione, presenterà un’installazione dedicata al design dei propri orologi, a cura di Patricia Urquiola.
Rispetto all’allestimento di Milano, la mostra a Pechino presenta una selezione di opere ampliata e aggiornata, che tiene conto della nuova progettualità cinese emergente e già affermata. Un’ampia rassegna di inedite opere site-specific, installazioni, oggetti di design, opere d’arte, video di artisti e designer internazionali cercano di rispondere a domande come: “In che modo misurare il tempo?”,
“Come mostrare il tempo che passa?”, “Come vivere in modo esperienziale il tempo?”. Tutti i lavori esposti affrontano temi come il passare del tempo, il tempo in divenire, la deperibilità, in modo talvolta ironico, talvolta poetico, talvolta meditativo e critico.
Realizzato nel marzo 2008 e progettato dall'architetto giapponese Arata Isozaki, il CAFA Art Museum di Pechino (China Central Academy of Fine Arts) è uno dei più importanti musei d’arte in Cina. La sua architettura è un corpo tridimensionale dalla superficie ricurva, che assume una valenza scultorea anche grazie all’impiego all’esterno di lastre in pietra naturale. Il CAFA è luogo di ricerca che propone numerose mostre e attività e si pone come piattaforma di scambio fra la cultura cinese e quella internazionale.
Se l’arte figurativa, il cinema e la fotografia hanno sviluppato una lunga e approfondita riflessione sul tema del tempo, il design si è spesso invece limitato a trattare questo argomento rinchiudendolo entro le categorie della precisione, della misurabilità, della funzionalità. Eppure i rapporti fra tempo e design sono molto più complessi e tali da aprire prospettive sorprendenti sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale.