In occasione della presentazione del volume «KAZUYO KOMODA», il 12 novembre 2013 la designer giapponese allestisce una mini-mostra nello «studio delle meraviglie» di Achille Castiglioni, visitabile fino al 18 novembre. Tra gli oggetti, l’inedito Candelone con 80 piccole fiamme, regalato dalla designer a Castiglioni per il suo 80° compleanno.
«Se non siete curiosi, lasciate perdere»: il lavoro della designer Kazuyo Komoda (Tokyo, 1961) sembra nutrirsi quotidianamente delle parole di Achille Castiglioni. Alla curiosità Komoda unisce poi l’ironia sottile e la ricerca costante per arrivare all’essenza delle cose.
È questo il leitmotiv della monografia «Kazuyo Komoda» che traccia, attraverso una vivace biografia ragionata, il percorso personale della designer, dove l’anima giapponese si mescola con lo stupore per la creatività italiana creando uno dialogo e una contaminazione molto speciali. L’autrice Francesca Acerboni segue il fil rouge della «poetica del quotidiano» che da sempre accompagna il lavoro di Komoda, e lo osserva attentamente: i suoi progetti – spesso ambivalenti – scavano l’altro lato delle cose, scardinando la funzione primaria di un oggetto, per svelarne un’altra, più sensibile e immateriale. Ogni segno è attento alla ritualità dei gesti, al delicato equilibrio tra necessità e azione, sensualità ed emozione.