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Alessandro Mendini. Empatie. Un viaggio da Proust a Cattelan |
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CENTRO SAINT-BÉNIN - AOSTA, dal 12/12/2014 al 26/04/2015
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L’Assessore all’Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, Emily Rini, comunica che verrà inaugurata venerdì 12 dicembre 2014, alle ore 18, al Centro Saint-Bénin di Aosta, la mostra Alessandro Mendini. Empatie. Un viaggio da Proust a Cattelan, un omaggio all’architetto e designer milanese, tra i più celebri a livello internazionale.
L’esposizione, curata da Alberto Fiz, è organizzata dall’Assessorato in collaborazione con l’Atelier Mendini, che ha ideato un allestimento spettacolare e coinvolgente composto da una serie di strutture verticali policrome, simili a paraventi, collocate nella navata centrale dell’ex-chiesa sconsacrata, in grado di modificare radicalmente la percezione dello spazio e la sua fruizione.
In occasione dell’inaugurazione, è prevista la performance musicale Costume per Donna e Arpa in cui viene riproposto un emblematico lavoro del 1976 realizzato da Mendini durante il periodo del “contro design” dove l’arpa e l’arpista sono avvolte da un unico abito a maglia puntinista, tanto da creare una vera e propria living sculpture.
Sono oltre 80 le opere esposte tra dipinti, disegni, progetti, sculture, mobili, oggetti d’arredo creati dall’inizio degli anni settanta sino a oggi, in un percorso che si caratterizza per una serie di incontri e contaminazioni con grandi esponenti della letteratura, del design e dell’arte. Ne emerge un viaggio romanzesco quanto affascinante, in cui tra gli spazi del Centro Saint-Bénin fanno la loro comparsa i dialoghi con Marcel Proust, Ettore Sottsass, Kazimir Malevich, Alberto Savinio, Frank Stella e Maurizio Cattelan. Mendini si rivolge a ciascuno di questi autori considerandoli parte integrante del suo processo creativo.
Se, come afferma Mendini, “la mitologia è fonte infinita di utopie”, il percorso dell’esposizione prosegue attraverso la messa in scena di un altro colloquio ricco d’implicazioni, quello con l’amico Ettore Sottsass con cui Mendini ha condiviso il desiderio di liberare il design da ogni ipotesi di funzionalismo, restituendo agli oggetti un’anima scanzonata e ribelle.
La mostra prevede anche l’incontro con Frank Stella, protagonista dell’arte americana e anticipatore del movimento minimalista da cui, in seguito, prenderà le distanze. Il fil rouge che unisce Mendini e Stella è il Groninger Museum nella cittadina olandese di Groningen inaugurato nel 1994. L’edificio, che poggia sull’acqua come una nave e ha una straordinaria assonanza con l’Isola dei giocattoli di Savinio, è stato concepito da Mendini come un complesso polimaterico dove architettura, design e pittura trovano una nuova coniugazione.
Di fronte ad un outsider come Frank Stella non poteva che trovare posto Maurizio Cattelan. Con lui Mendini ha dato vita ad un duetto gustoso accostando la miniatura della sua celebre Scivolavo, la sedia inclinata verso terra del 1975, con la reinterpretazione fotografica che ne ha fatto Cattelan utilizzando la Scivolavo come specchio conturbante e sensuale. Recentemente Mendini ha collaborato al catalogo della mostra torinese Shit and Die curata da Cattelan.
L’esposizione è accompagnata da un ampio catalogo monografico in italiano e francese edito da Silvana Editoriale (30,00 €) con un saggio di Alberto Fiz, un contributo critico di Daria Jorioz e una raccolta di testi di Alessandro Mendini.
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Assessorato Istruzione e Cultura
Attività espositive: tel. 0165.274401
Centro Saint-Bénin tel.0165.272687
[email protected]
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