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MOSTRA |
ARCHITETTURA
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Aperture, Geza Architectures |
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Mostra monografica dedicata alle opere di GEZA Gri e Zucchi Architetti |
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GALERIJA DESSA, LJUBLJANA (SLOVENIA) , dal 20/10/2014 al 24/11/2014
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La Galerija Dessa di Ljubljana ospita la mostra monografica di architettura dedicata alle opere di GEZA (Gri e Zucchi Architetti), studio italiano con base a Udine.
Nell’esposizione tre “trittici” - Concrete, Tradition e Landscape - uniscono un luogo del lavoro e un luogo dell'abitare per ogni tema, e fanno da guida negli intrecci di ricerche che compongono il mondo complesso e al contempo solidamente semplice delle architetture di GEZA.
In tale senso il titolo Aperture, che gioca sul concetto italiano di “apertura” e il “diaframma” fotografico inglese, appare paradigmatico.
La capacità di zoomare di scala è una delle prime cose che si notano nelle opere esposte.
Nei progetti ci sono cose che si vedono da lontano e cose che si vedono da vicino, grandi ricchezze artigianali che si svelano solo all'ultimo; la scelta insistente per il colore nero nasconde tanti dettagli sino alla fine, sino al giungere davanti/dentro l'edificio.
L'architettura progetta la visione di se stessa attraverso i suoi progettisti che ci fanno scegliere gli obbiettivi con cui guardare.
Fondamentale è anche il tema dell'incorniciare, ovvero del scegliere dove e cosa vedere del dentro e da dentro al fuori.
E' una costante che permette a GEZA di creare un'architettura che si confronta davvero con il paesaggio, ma non perché è il “naturale” a fare il mestiere dell'architetto, ma perché l'architettura decide sempre, con consapevolezza e coraggio, cosa far vedere.
L'architettura proposta da Gri e Zucchi sa che il dentro e il fuori debbono stare assieme, devono confrontarsi, anche litigare se necessario, e se si disgiungono finiscono per annacquarsi e perdere il loro potere. Niente di più lontano da certe mode che vorrebbero far reggere il tutto dalla coppia dialettica Pelle/Facciata Vs Interior.
Proprio per questo aprono cornici, viste e finestre che sono parti integranti delle superfici del progetto per creare contatti – quasi mai pacifici - tra le parti. Sapendo che alterarne il ritmo, accelerare, comprimere, allargare sono strumenti antichi con cui il progettista elabora gli spazi. Strumenti che si declinano con il disegno preciso di ogni singolo dettaglio.
Ne esce un lavoro molto educato e rispettoso dell'architettura e dei clienti, delle condizioni ambientali, del contesto, di tutti i vincoli che il mestiere pone, ma mai rinunciatario del ruolo dell'architettura nel mondo e dell'architetto nel fare l'architettura. |
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www.dessa.si |
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