La galleria Artistocratic e Frassinagodiciotto presentano, in occasione di Arte Fiera 2014, la mostra fuori salone Italyscapes di Maurizio Galimberti, allestita nello showroom Frassinagodiciotto a Bologna - dal 23 gennaio al 2 febbraio 2014.
Il Grand Tour di Galimberti, partito da Venezia fa ora tappa a Bologna, dopo il grande successo di pubblico e di critica per l’esposizione Paesaggio Italia, a Palazzo Franchetti - prodotta dalla Casa dei Tre Oci e Civita Tre Venezie, con la collaborazione di GiArt. Le opere presentate, tutti pezzi unici, sono raccolte nel nuovo volume “Paesaggio Italia”, edito da Marsilio nel 2013 - a cura di Benedetta Donato - con testi di Denis Curti, Nicola Piovani, Michele De Lucchi e Giuseppe Mastromatteo, disponibile durante la mostra.
«Il termine che si usa per la scrittura musicale è ‘comporre’, cioè mettere insieme, assemblare con organicità e struttura elementi che si contrappongono e si coniugano in senso espressivo. L’arte dell’assemblaggio delle immagini fotografiche percorre una strada per molti versi tecnicamente simile a quella che approda alla ‘partitura’. Porre-insieme, com-porre dei suoni, o delle immagini come le fotografie…». Per Nicola Piovani l’arte di Maurizio Galimberti è una fotografia musicale, un concetto caro anche al fotografo surrealista Rodney Smith «Penso che la composizione in fotografia sia molto simile al ritmo in musica. Se si dispone di grande ritmo si ha anche un grande senso della composizione».
E allo stesso Galimberti piace immedesimarsi in un musicista che usa le sue Polaroid come note musicali creando vere e proprie partiture, dove ogni istantanea serve a comporre un paesaggio, un volto, un'idea.
La sua arte è musica e poesia, è una narrazione guidata dalle emozioni, dal sentire e dall’istinto, dove il ritmo delle sue opere porta al dinamismo, al movimento. In ogni sua scomposizione della realtà vi è, infatti, una contaminazione tra il futurismo di Boccioni e il movimento cinetico esasperato di Duchamp.
Galimberti, con spirito ludico e creativo, sperimenta e gioca come un dadaista. È l’Instant Dada Artist per eccellenza, che con la sua genialità immediata e spontanea, sorprende sempre sia con le tecniche del mosaico e del ready-made, sia nelle foto singole o nelle incisioni delle Polaroid.