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CONVEGNO |
ARCHITETTURA
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Touch of light. Tactility and mood of illumination |
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Incontro sull'architetura con l'architetto e filosofo finlandese Juhani Pallasmaa |
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LOMBARDINI22, MILANO, mercoledì 25 marzo 2015
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L'architetto e filosofo finlandese Juhani Pallasmaa arriva in Italia per un ciclo di conferenze in cui racconta il suo modo di fare e di pensare l'architettura. La tappa centrale è prevista il 25 marzo a Milano da Lombardini22 con un intervento (in lingua inglese) intitolato "Touch of light. Tactility and mood of illumination” in cui indaga l’aspetto tattile e umorale della luce. L’incontro è il terzo appuntamento del ciclo Empatia degli Spazi organizzato da Lombardini22 e incentrato sul rapporto tra cervello, corpo e spazio. Pallasmaa è da sempre legato alle tematiche della percezione e dell’interazione sensoriale, sia come progettista ( si ricordano il Centro Kamppi ad Helsinki (2003-2006) ed il Museo d’arte contemporanea Kiasma di Helsinki (1992-98) in collaborazione con Steven Holl) che come teorico, come emerge dai suoi numerosi scritti. Pallasmaa sostiene che soltanto un’architettura che preveda un’esperienza multi-sensoriale può essere davvero significativa; la materia dell’architettura è in questa immersione vissuta nell’esperienza spaziale. Come afferma ne L'immagine incarnata. Immaginazione e immaginario nell'architettura, il suo ultimo libro edito da Safarà Editore «L’essenza poetica dell’architettura non è mai più forte di quando ascoltiamo il fragore della pioggia battente stando al riparo o di quando intravediamo nel buio di una fredda notte d’inverno una luce provenire dalla finestra di una casa». E questo avviene perché «un incontro attraverso il corpo con una struttura architettonica, con lo spazio e con la luce, è un aspetto inseparabile dell’esperienza». Empatia degli Spazi è un ciclo di incontri ideati da Lombardini22 col fine di indagare il complesso rapporto tra Architettura e Neuroscienze. «Il progetto Empatia degli spazi aggrega architetti, filosofi e giornalisti intorno a un tema ‘urgente’ per far uscire l’architettura dal mondo degli oggetti, e darle tutta la rilevanza di una esperienza» afferma Franco Guidi. Finora ha visto protagonisti nel 2013 il neuroscenziato Vittorio Gallese, sul ruolo chiave del binomio cervello-corpo nel rapporto con lo spazio costruito; nel 2014 l’architetto Sarah Robinson con il libro NESTING. FARE IL NIDO: corpo, dimora, mente, una riflessione sul legame tra gli edifici e le emozioni, la memoria e i luoghi. |
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