Il Colosseo, il monumento più visitato al mondo, ma anche un luogo che ha subìto molte trasformazioni fino ad arrivare a essere quasi un’icona pop. La mostra promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma ne ripercorre la storia.
Nel 523 d.C. hanno fine ufficialmente i giochi gladiatori: il monumento cade a poco a poco in rovina ma non viene abbondonato. In mostra i reperti che sono testimonianza della vita quotidiana nel Basso Medioevo, cui seguono dipinti, acquerelli e disegni che ritraggono il “paesaggio” diruto che ha ispirato molti pittori dal Rinascimento in poi. Come oggi, ai tempi del Gran Tour il Colosseo è un monumento visitato da tutti coloro che intraprendevano un viaggio in Italia, era una delle mete più importanti di cui sovente si acquistava un souvenir: all’epoca erano riproduzioni in marmo, micromosaici che lo raffiguravano e tanti altri; oggi il souvenir di massa è molto più pop e viene prodotto in paesi lontani, ma la fama del Colosseo è la stessa. Restaurato, liberato da tutti gli interventi e le decorazioni che nei secoli si erano accumulate, il Colosseo prende nuova vita proiettandosi nell’immaginario collettivo non solo degli Italiani: il suo mito continua. Ne sono prova le migliaia di visitatori che fanno la coda per entrarvi, ma anche le pubblicità in cui compare a proposito o sproposito.