Il percorso “firmato Paladino” si espande da Piazza della Vittoria, simbolo ancora discusso ma oramai affrancato della retorica piacentiniana, tra Piazza della Loggia, sede della amministrativa città, e il Duomo.
Qui Paladino posizionerà ben sei tra i più celebri totem della sua poetica: una riedizione bresciana del Sant’Elmo e lo Scriba, opere che, per dimensioni e per collocazione, connoteranno in modo estremamente plastico la grande geometrica Piazza. Poi il gigantesco Zenith, la scultura equestre in bronzo e alluminio del 1999, alta quasi 5 metri, il grande Anello e, in una superficie liquida, la Stella. A campeggiare sul basamento che fu del contrastato “bigio” di Arturo Dazzi, rimosso dal Consiglio Comunale nel 1946, una imponente figura in marmo nero, realizzata appositamente per l’occasione, che riporta invece alla tradizione della grande avanguardia del Novecento.
I 20 Testimoni del 2009, opere in tufo dal richiamo archetipico, sono destinati ad accogliere i visitatori nell’area archeologica del Capitolium.