A cura di Guido Morpurgo. Allestimento: Studio Cerri & Associati. Ordinamento: Sergio Butti
In occasione dei novant’anni di Vittorio Gregotti, il PAC celebra la carriera del grande architetto Italiano con una mostra antologica, raccontando la sua ampia attività e quella del suo studio in oltre sessant’anni di progetti in Italia e all’estero.
La mostra inaugura una nuova linea di programmazione con la quale il PAC, durante il periodo invernale, celebrerà i grandi maestri italiani dell’architettura e del design, ponendo il loro lavoro in relazione al Padiglione come esemplare monumento del nostro modernismo. La sequenza di mostre continuerà nel 2018 con l’antologica su Enzo Mari e nel 2019 con una mostra dedicata a Ignazio e Jacopo Gardella.
Dal 1953 fino ad oggi Vittorio Gregotti ha condiviso il suo studio con diverse personalità tra cui Lodovico Meneghetti e Giotto Stoppino, Pierluigi Cerri, Pierluigi Nicolin, Hiromichi Matsui, Bruno Viganò, Carlo Magnani, Augusto Cagnardi e Michele Reginaldi oltre a Partners esterni quali Manuel Salgado e Saad Benkirane, gli Associati e a una folta schiera di collaboratori.
La sua attività rappresenta una sorta di unicum nell’architettura europea, caratterizzata da un’unità metodologica e un impegno integrale in tutte le scale del progetto: architettura, disegno urbano, interni e allestimenti museali, arredi e prodotto industriale, grafica ed editoria.