La Triennale di Milano ricorda Tomás Maldonado con un reading di testi e riflessioni sui temi che hanno contraddistinto la ricerca e la carriera di formatore, filosofo, designer e artista del maestro argentino. Nel 2009 la Triennale di Milano ha dedicato a Maldonado una mostra, che illustrava, per la prima volta in Italia, la sua poliedrica attività di artista, progettista, teorico del disegno industriale, educatore e studioso della cultura tecnica e della comunicazione. La commemorazione, curata da Stefano Boeri e Raimonda Riccini, prevede una serie di interventi di intellettuali, docenti e curatori che a partire da importanti libri e pubblicazioni del professore – di cui leggeranno alcuni passi – condivideranno una riflessione sulla visione progettuale e filosofica elaborata da Maldonado.
La progettazione ambientale: lo sguardo lungo
Libri: La speranza progettuale e Cultura, democrazia e ambiente.
Lettura di passi e riflessione a cura di Medardo Chiapponi
I fondamenti del design e la formazione
Esercizio dell’Antiprimadonna
Riflessione a cura di Giovanni Anceschi
La tecnologia fra emancipazione e rischio
Libri: Reale e virtuale e Critica della ragione informatica
Lettura di passi a riflessione a cura di Raimonda Riccini
Arte e design
Libro: Arte e artefatti, intervista a cura di Hans Ulrich Obrist
Lettura di passi e riflessione a cura di Giacinto Di Pietrantonio
Convegno Internazionale dell'Industrial Design – Decima Triennale di Milano 1954
Lettura della relazione a cura di Marco Sammicheli
Intellettuali e politica
Libro: Che cos'è un intellettuale? Avventure e disavventure di un ruolo
Lettura di passi e riflessione a cura di Stefano Boeri
In chiusura un intervento di Paola Lanzani, sull’esperienza dedicata agli allestimenti per La Rinascente di Milano.
Biografia
Tomás Maldonado (Buenos Aires, 25 aprile 1922 – Milano, 26 novembre 2018). Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Buenos Aires. Dal 1943 al 1954 ha partecipato attivamente all’avanguardia artistica in Argentina. Nel 1954, si trasferisce in Germania, dove risiede fino al 1967. È stato docente alla Hochschule für Gestaltung di Ulm dal 1955 al 1967 e rettore della stessa, dal 1964 al 1966. Il suo contributo allo sviluppo di questa istituzione, finalizzata alla formazione di progettisti per l’industria e la comunicazione, è stato rilevante. Oltre al suo impegno pedagogico, egli ha svolto, sempre nella HfG, una variegata attività di ricerca, di sviluppo e di progetto per l’industria. Dal 1967 al 1969 assume, come consulente, lo sviluppo dell’“immagine coordinata” del Gruppo Rinascente-Upim-Sma. Nel 1969 si stabilisce definitivamente in Italia. Dal 1984 al 1997 è professore ordinario di progettazione ambientale al Politecnico di Milano. Dal 1977 al 1981 dirige la rivista di architettura “Casabella”. Nel 1993-1994 promuove la creazione del corso di laurea in Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano. Nel 1998 riceve il premio alla carriera (“Career Award”) del “Compasso d’oro”. Tra le sue opere teoriche occorre menzionare: Max Bill (1955), La speranza progettuale (1970); Avanguardia e razionalità (1974); Disegno industriale: un riesame (1976 e 1991); Tecnica e cultura (1979); Il futuro della modernità (1987); Cultura, democrazia, ambiente (1990); Tre lezioni Americane. (1992); Reale e virtuale (1992); Che cos’è un intellettuale. Avventure e disavventure di un ruolo (1995); Critica della ragione informatica (1997); Escritos preulmianos (1997), Hacia una Racionalidad Ecológica (1999); Memoria e Conoscenza. Sulle sorti del sapere nella prospettiva digitale (2005).
Tomás Maldonado: antesignano di grandi temi contemporanei
Incontro
Venerdì 25 gennaio 2019 – ore 18.00
La Triennale di Milano
Ingresso libero