La città di Ivrea, soprattutto nella parte industriale olivettiana, è storicamente nota per essere uno straordinario laboratorio per la cultura del progetto architettonico, grafico e di prodotto. Una città atelier dal punto di vista architettonico e urbanistico e una Silicon Valley ante litteram dal punto di vista della visione innovativa tecnologica.
Il riconoscimento di “Ivrea città industriale del XX secolo” come Patrimonio Mondiale è l’ultimo e più importante attestato di un’esperienza che ha diffuso a livello internazionale le qualità progettuali del made in Italy: dal negozio Olivetti di New York dei BBPR alla Lettera 22, dal primo PC, dalla Programma 101, ai manifesti di Pintori .
Ivrea è anche stata teatro di un’ulteriore incredibile avventura: all’inizio degli anni 2000, all’interno dell’Interaction Design Institute, è stato sviluppato il progetto open source Arduino, contributo fondamentale al fenomeno della digital fabbrication e alcune tra le prime applicazioni di Processing.
Design for the Next Community vuole raccontare dove eravamo rimasti, definire quale percorso intraprendere, tenendo sempre a mente che ad Ivrea la cultura del progetto, oltre a sviluppare il tema delle architetture e dei prodotti, ha ambito e ambisce a teorizzare nuove visioni di comunità.
La finalità principale del Festival è, quindi, la divulgazione della cultura del progetto, caratterizzata dai valori di accessibilità e sostenibilità, e le sue possibili reinterpretazioni mediante gli sviluppi innovativi in campo digitale.
La seconda finalità riguarda la continua appropriazione dei valori e della cultura olivettiana da parte degli abitanti di Ivrea, oltre alla costituzione di un sistema organico in grado di esaltare l’esperienza di visita del sito Patrimonio Mondiale:
i numerosi workshop e le passeggiate hanno come target di riferimento la comunità canavesana oltre che i visitatori nazionali e internazionali;
l’arte come strumento principale di rigenerazione urbana, promosso dal progetto Invisible Ivrea, è il primo step di un percorso che coinvolge le zone periferiche della città.
Infine, il Master universitario in Restauro del Moderno e l’International Centre for Contemporary Design vogliono essere le finalità più ambiziose del Festival, con la futura costituzione di strutture dedicate alla formazione, in grado di attirare studenti dal panorama internazionale.
La città di Ivrea diverrà quindi il contenitore di eventi finalizzati alla comprensione e al dialogo sulla cultura del progetto (in primis architettonico ma anche del prodotto e della grafica) da quella modernista olivettiana alle avanguardie contemporanee basate sulla formulazione di algoritmi generativi.
Il rinnovato interesse che la città industriale olivettiana ha avuto grazie all’iscrizione nella World Heritage List Unesco restituisce alla città di Ivrea il ruolo di amplificatore mediatico i cui notevoli risultati sono evidenti a due anni dall’investitura.
Progetto vincitore del bando ‘Festival dell’Architettura’ promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo