Presso il Negozio Olivetti in Piazza San Marco, capolavoro dell’architettura del Novecento nato dalla mano di Carlo Scarpa come showroom delle macchine Olivetti nel 1958, di proprietà di Assicurazioni Generali e affidato dal 2011 alla cura e alla gestione del FAI, inaugurerà il 14 settembre la mostra “Together. L’abitare contemporaneo di ieri, oggi e domani” organizzata dal FAI, dall’Ordine degli Architetti di Venezia e dalla rivista IQD, e curata da Daniele Lauria.
L’esposizione vuole offrire un contributo al dibattito sorto intorno al tema centrale scelto da Hashim Sarkis per la contemporanea Biennale di Architettura (“How will we live together?”) attraverso un progetto allestitivo in tre sezioni - Ieri, Oggi, Per Venezia - che coinvolge architetti e urbanisti di tutto il mondo.
Nata dal dialogo tra il curatore e il premio Pritzker 2018 Balkrishna Vithaldas Doshi, la mostra riprende la domanda di Sarkis ponendo l’accento sulla parola “Together” come chiave di volta per formulare risposte capaci di elaborare l’ulteriore complessità data dalla pandemia in atto. Una riflessione che parte da temi fondanti come il rispetto del ‘genius loci’, l'impiego di materiali e tecniche locali, il coinvolgimento delle comunità nel progetto, la sostenibilità come gesto di rispetto per la natura e per le future generazioni. Ed è l’urgenza di trovare nuove modalità di utilizzo dello spazio urbano e nuove forme di vita collettiva l’elemento comune che caratterizza tutti i progetti esposti nelle tre diverse sezioni.
IERI
Al piano terra di questo straordinario spazio disegnato da Carlo Scarpa troverete una serie di progetti, talvolta poco conosciuti in Europa, che propongono soluzioni di edifici, quartieri e città basati su modelli di partecipazione e di socialità. Diamo spazio, quindi, non solo alla celebre Unité d’Habitation, di cui presentiamo inedite foto di cantiere, e al perpetuo impegno di Vienna nel “social housing”, ma anche le opere di Hassan Fathy, Vilanova Artigas, Lina Bo Bardi, Paulo Mendes da Rocha e di Giovanni Michelucci con una delle sue ultime creazioni, il Giardino degli Incontri nel carcere di Sollicciano.
Vi proponiamo, infine, anche una sintesi del progetto sperimentale del PREVI di Lima cui presero parte i più autorevoli architetti del mondo.
Wien 100, alle origini del social housing
Le Corbusier) l'Unitè d'habitation di Marsiglia, foto di cantiere dall'archivio Samper INEDITO
Hassan Fathy) New Gourna village (a cura di WMF, World Monument Fund) + VIDEO
il PREVI di Lima
Vilanova Artigas) la stazione 'rodoviaria' di Jau, foto autoriali di Nelson Kon
Giovanni Michelucci) il giardino degli Incontri a Firenze + VIDEO
il MASP di Lina Bo Bardi e la 'marquise' di Paulo Mendes da Rocha, foto di Nio Tatewaki
OGGI
Abbiamo chiesto ad un selezionato elenco di studi di architettura di proporre opere appena realizzate o in fase di progetto che rispondessero al tema fondante dell’esposizione e che per qualche motivo proponessero un rimando ai temi messi in luce nelle conversazioni iniziali con Doshi. Così, al primo piano vedrete espressi il coinvolgimento delle comunità locali, la generosità degli spazi pubblici, la sostenibilità intesa come responsabilità collettiva e, non ultima, la capacità di restaurare e riusare gli edifici del passato.
Non troverete solo progetti che rispondono alla categoria del “social housing” ma anche scuole e musei, infrastrutture, luoghi di culto e spazi culturali. Tra quest’ultimi, una piccola ma interessante selezione di teatri dei quali abbiamo compreso la grande valenza sociale proprio durante la prolungata chiusura dovuta alla pandemia in corso.
Infine, la localizzazione dei trenta progetti esposti copre per intero i cinque continenti e offre, attraverso un ampio spettro di tecnologie e materiali utilizzati, la possibilità di uno sguardo poliedrico alle dinamiche di condivisione e convivenza negli ambiti urbani.
Ben-Avid + JPG.ARQ + MMBB Arquitetos) Brazilian Pavilion, Dubai 2020
Barozzi Veiga) Szczecin Philamonic Hall 2014 | Auditorio Infante Elena 2011 | Buendner Kunstmuseum Chur 2016 | Musee cantonal des Beaux-Arts 2019
KKA Kengo Kuma) GREENable HIRUZEN, Maniwa, Okayama / Tokyo, 2020-21 - INEDITO
Flores & Prats) Sala Beckett, Barcelona 201
Clé Millet International) Theatre Marigny, Paris 2020 (con Wilmotte & Associates) | The Embarcadere, Boulogne Sur Mer 20217
Biselli + Katohbarian Arquitetos) Heliopolis Gleba G, Sao Paulo 2014
Plan: B Arquitectos) Siete Vueltas, San Juan de Uraba (Colombia) 2015
C Cubica Arquitectos) Museo del Nino, Chiapas (Mexico) 2017
Caukin Studio) Evergreen School, Chongwe (Zambia) 2019 | Savudrodro Community Hall (Fiji) 2018 + VIDEO
Local Studio) Westbury Bridge and Park, Johannesburg (South Africa) 2015 | Limpopo Youth Hostel, Bela Bela (South Africa) 2019
World Food Programme + Andrea Stipa) Rohinya Refugee Camps, Kutupalong (Bangladesh) 2019
AOR Architects) Jatkasaari School, Helsinki 2019
Corvino+Multari) New Parish Complex Madonna delle Grazie, Dresano (MI) 2017
Biuro Projektów Lewicki Latak) Corte Verona, Wroclaw (Poland) 2010
Elastico Farm) WFI Weengushk Film Institute, Manitoulin Island (Canada) 2020
Carlo Ratti CRA + Italo Rota) Meet Digital Centre, Milano 2020
Zaha Hadid Architects) Beyabu Residences, Roatan (Honduras) 2019
Archi.Media Trust + Ichnos + DIDA Firenze) Al-Raabiya Mosque, Mosul 2021
Dionisio Gonzalez) Revoliciones
Renato Rizzi) Teatro di Danzica 2014
Our World Heritage) Our common heritage
Zaha Hadid Architects + Studio Lauria Network) Al Nouri Mosque 2021
Rete Architetti Specialisti Beni Architettonici e Paesaggistici
Fanny Ballotti e Valentina Basilissi) Spedale Sant'Antonio, Lastra a Signa (FI) 2019
Flavia Mainardi) Palazzo Borghi Trotti, Ferrara 2012
Ornella Mariano) Il complesso di Santa Verdiana, Firenze 2016
Raffaele Bruno Pinto) Palazzo San Massimo, Salerno 2017
PER VENEZIA
Proponiamo anche una selezione di disegni e progetti sul passato (tra questi, in esclusiva per l’Italia, alcuni dei disegni veneziani di German Samper, il progetto di Gino Valle per le case della Giudecca e una testimonianza di Paulo Mendes da Rocha) e il futuro di questo città meravigliosa. Al piano superiore, mostriamo le “visioni” di alcuni dei partecipanti a TOGETHER e dei professionisti veneziani selezionati dall’Ordine degli Architetti di Venezia attraverso un concorso.
IERI
German Samper, disegni e appunti su Venezia (diario di viaggio 1976)
Le 'Venezie' possibili, Frank Llyod Wright – Le Corbusier – Louis Kahn – Aldo Rossi (render di Dionisio Gonzalez)
Gino Valle, Case alla Giudecca
OGGI-DOMANI
Kengo Kuma VIDEO
Paulo Mendes da Rocha, progetti d'acqua
Beniamino Servino, Venezia terrestre
Corvino+Multari, “Water Urban”
Nio Tatewaki, "Cenografia do Fim do Mar", slide-show fotografico
Alessandro Melis
Luigi Prestinenza Puglisi
Ecologic studio
Antonino di Raimo
Rachel Armstrong
progetti dalla call dell'Ordine degli Architetti di Venezia
-----------
Daniele Lauria (1971), si laurea architetto a Firenze nel 1995 e, in seguito, partecipa alla redazione dei piani di recupero edilizio e urbano della città. Apre il proprio studio nel 1999 approcciando fin da subito temi di restauro e riqualificazione di edifici e spazi in disuso.
Dal 2009 allarga le proprie attività all’estero avviando collaborazioni che oggi sono alla base di un network attivo nella progettazione architettonica in oltre quindici Paesi del mondo.
Da sempre attivo nell’ambito culturale, è stato direttore artistico del Festival della Creatività e della prima edizione del Festival d’Europa (2011). Più recentemente ha partecipato alla programmazione della Fondazione Feltrinelli e del centro di architettura “Cidad3” di San Paulo. Collabora con IQD e scrive periodicamente per “Il Giornale dell’Architettura”.