Partire dal parco giochi per capire la società che ci circonda. Andare a ricercare storie, fotografie, progetti che raccontano di noi molto di più del solo gesto di creare uno spazio dedicato ai bambini. Parlare di playground significa raccontare storie di definizione dello spazio urbano, di creatività, di contestazione, di riflessione sulla cultura dell'infanzia. L'idea nasce da un progettodi Domitilla Dardi – storica e curatrice di design, Senior Curator per il design del MAXXI di Roma – iniziato sul web (che non è forse oggi uno dei parchi giochi più frequentati?) e trasformato insieme a Corraini in un libro (Playgrounding, Corraini Edizioni, 2022) e in una mostra che inaugurerà alla Libreria 121+ in occasione del Fuorisalone.
Il volume raccoglie immagini e foto d'autore – quelle dei fotografi Stefano Cerio e Fujio Kito, quelle degli archivi digitali delle principali biblioteche del mondo mondo, oltre che gli scatti di grandi autori sul tema delle giostre – e i progetti di artisti, designer e architetti che condividono la passione per la progettazione di parchi giochi. Paul Cox, matali crasset, Konstantin Grcic, Martí Guixé, Lemonot, Gianluca Malgeri e Arina Endo, Studio Ossidiana, Parasite 2.0 e Olimpia Zagnoli sono stati chiamati a immaginare la doppia pagina del libro come il piano del gioco, con la totale libertà di progettarla, vederla, disegnarla. A partire dal libro, i progetti – alcuni realizzati in tre dimensioni, altri riportati a parete – danno vita a una mostra che trasforma la Libreria 121+ in una grande rappresentazione delle diverse forme di playground.