Nell’ambito di una programmazione orientata al dialogo con gli attori del territorio e a intersecare i saperi con la fotografia, Lab27 ospita un ciclo di incontri a cura della Fondazione Architettura Treviso, sia in modalità webinar che in presenza presso gli spazi di Treviso.
In continuità con il primo ciclo di incontri svolti nel 2023, prosegue la ricerca sul tema “Raccontare l’Architettura”, curata da Fondazione Architettura Treviso. Le tre nuove conferenze saranno un’occasione per continuare ad esplorare le forme di comunicazione in Architettura. Il racconto rappresenta una delle componenti fondamentali del mestiere dell’architetto: è un veicolo prezioso per la conoscenza e la promozione del proprio lavoro. Raccontare il proprio modo di operare consente al professionista di diffondere e difendere le proprie idee e di instaurare un dialogo diretto con chi vive l’architettura, utilizzandola. Anche quest’anno sono stati selezionati dei professionisti che dedicano il proprio lavoro alla comunicazione e trasmissione dell’Architettura in tutte le sue forme.
Parallelamente agli incontri sarà possibile visitare la mostra “Fundamenta” con il lavoro fotografico di Aldo Amoretti. Saranno esposte 18 opere che rappresentano i fondamenti dell’Architettura: luogo, storia, tempo, geometria, luce, materia, suolo, limite e orizzonte. Per ciascuno di questi temi l’autore ha selezionato una coppia di fotografie ciascuna delle quali è introdotta da una citazione di nove autorevoli studiosi provenienti da diverse generazioni e orientamenti. L’esposizione “Fundamenta” è stata pensata come una occasione per affrontare delicate tematiche di carattere teorico e per ribadire la fecondità della relazione tra fotografia d’autore e architettura, soprattutto quando lo sguardo e la sensibilità del fotografo si mostra capace di andare ben oltre la pura apparenza, e ci introduce invece in una dimensione altra, quella del pensiero che si interroga sulla natura profonda dell’Architettura.
Il primo incontro vedrà ospiti il fotografo Aldo Amoretti, che insieme agli architetti Olga Starodubova e Marco Ciarlo racconterà le diverse forme di collaborazione per il racconto fotografico. “Raccontare l’Architettura – Dal primo scatto alla mostra fotografica”. Si terrà il 28 novembre 2024, dalle 17.30 alle 19.30. Il curatore dell’evento è Emanuele Bressan.
Aldo Amoretti
Laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1992, Aldo Amoretti ha lavorato come architetto fino al 2005 e ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali. Nel 2005 ha iniziato il suo lavoro di fotografo di architettura. Collabora con diversi architetti conosciuti a livello internazionale come Peter Zumthor, BIG Bjarke Ingels, Snhoetta, Auer Weber, J.L Mateo, John Pawson, tra gli altri. Nel 2017 e 2019 ha vinto il premio di fotografia A+Award con le immagini dei lavori di Peter Zumthor e BIG. Nel 2018 è stato uno ei cinque finalisti del premio internazionale Architectural Photography Awards. Nel 2020 è arrivato terzo al premio IPA award nella categoria architettura. Il suo lavoro fotografico e architettonico è pubblicato nelle principali riviste di architettura come The Architectural Review, Casabella, Detail, Abitare, ed è stato esposto in mostre internazionali come Biennale di Venezia, La Galerie d’Architecture di Parigi, Museo Nazionale di Architettura di Oslo e Bari International Archivistica.
Olga Starodubova
Nel 2009 consegue la Laurea quinquennale in Finanza e Credito con specializzazione Banche e Attività Bancarie presso l’Università “Lobachevskij” di Nizhnij Novgorod, Russia. Nel 2012 si diploma in Interior e Industrial Design presso l’”Istituto Superiore di Design” di Napoli, fondato da Benedetto Gravagnuolo. Nel 2021 consegue la Laurea quinquennale a Ciclo unico in Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli con lode e dignità di pubblicazione, relatore prof. G. Priori, correlatore prof. F. Purini. Titolo della tesi: “Progetto dell’Accademia Russa in Roma”.
Attività didattica e di ricerca: Dal 2021 è Cultore della materia in Storia dell’Architettura Contemporanea. Ha svolto attività di ricerca e di assistenza alla didattica presso la cattedra di Storia dell’Architettura Contemporanea presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Federico II”, corso del prof. G. Menna. Nel 2022 ha vinto il concorso pubblico per una Borsa di studio e ricerca sull’architettura del secondo Novecento a Napoli, presso il Dipartimento di Architettura di Napoli. Critico Invitato: 2022 Dipartimento di Architettura e Design, Università di Genova. 2022 Scuola Nazionale Superiore di Architettura di Saint-Etienne, Francia. 2022 Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Ferrara. Attualmente è allieva del Dottorato in Architettura e Costruzione all’Università “La Sapienza” di Roma.
Marco Ciarlo
Marco Ciarlo inizia l’attività nel 1988 sotto la direzione dell’Architetto Teobaldo Rossigno affiancando alla professione attività in campo artistico di ricerca sull’immagine e la materia. Dal 1993 avvia la collaborazione con gli architetti Fabrizio Melano e Giampiero Negro, con i quali si associa nel 2004. Lo Studio sviluppa progetti di architettura pubblici e privati e si occupa di interni, allestimenti e design. Le opere realizzate rispondono alla volontà di far dialogare figure e materiali rigorosamente contemporanei con i luoghi che li accolgono: in questo confronto, risiede il valore dell’esperienza progettuale sviluppata dallo studio. Spesso diventano determinanti l’accostamento di materiali nobili e poveri, le lavorazioni artigianali e industriali o le variazioni di tessiture e cromatismi delle superfici che a volte tendono alla rarefazione.
Il secondo incontro sarà dedicato al modello di architettura e vedrà ospite l’architetto Kuno Mayr che racconterà come, nonostante la proliferazione di modelli digitali, il modello fisico rimanga tutt’oggi lo strumento più efficace per dare forma e rendere percepibile, a livello sensoriale, uno spazio immaginato. “Raccontare l’Architettura – Il modello come strumento di rappresentazione e progetto” si terrà il 6 dicembre 2024, dalle 17.30 alle 19.30. Il curatore dell’evento è Davide Mezzavilla.
Kuno Mayr
Architetto e Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica conseguito all’Università IUAV di Venezia. Visiting Professor presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Parma ai Laboratori progettuali e Docente di Modellistica presso lo IED Venezia, Istituto Europeo di Design. Dal 2000 al 2007 architetto nello studio di Renato Rizzi a Venezia: 1° premio al concorso per The Elizabethan Theatre a Danzica; 3° premio al concorso The Grand Museum of Egypt al Cairo, con professor Massimo Scolari. Assistente del professor Renato Rizzi ai corsi di Teorie e Tecnica della Progettazione e ai Laboratori progettuali presso l’Università IUAV di Venezia. Dal 2008 al 2014 titolare con Lamberto Amistadi dello studio Amistadi//Mayr Architetti. Nel 2014 apre l’atelier Kuno Mayr Architetto svolgendo progetti nell’ambito dell’architettura, del design e dell’arte, Vince e realizza il progetto Dorfbild Gestaltung Schlanders, con Christoph Gapp e Claudia Kaufmann. Elabora progetti di design dal marchio BeKoncrete con Brian Rasmussen. Progetta e costruisce modelli per diversi architetti, tra cui Zaha Hadid architects, Renzo Piano G124 e Studio Archea. Ha collaborato con diversi artisti tra cui: Alfredo Jaar, Venezia Venezia, Pavilion of Chile, la Biennale di Venezia, 2013; Jasa, Utter / The violent necessity for the embodied presence of hope, Pavilion of Slovenia, la Biennale di Vene-zia, 2015; Giorgio Andreotta Calò, Prima che sia notte, Premio Italia Arte Contemporanea, MAXXI, Roma, 2012 e Senza titolo (La fine del mondo), Padiglione Italia, la Biennale di Venezia, 2017.
L’ultimo incontro sarà dedicato alla rivista dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Treviso “Pièra” e al ruolo della grafica e dell’editoria nel mondo dell’architettura; dialogheranno sul tema Francesco Greguol dello Studio Iknoki e l’architetto Paolo Panetto redattore della rivista Pièra. “Raccontare l’Architettura – Studio Iknoki – Come nasce
una rivista: PIÈRA” si terrà il 13 dicembre 2024 dalle 17.30 alle 19.30. Il curatore dell’evento è Nicolò Franchetto.
Studio Iknoki
Iknoki è uno studio che si occupa di identità visiva, art direction e type design attivo da oltre dieci anni in diversi ambiti del design della comunicazione. Progetta dispositivi grafici, immagini coordinate, piattaforme web e strumenti digitali e cartacei per enti, istituzioni, aziende e studi privati. Il metodo di lavoro si basa su un’indagine continua dei linguaggi visivi e sul loro rapporto con il complesso scenario attuale: radicato nel passato ma profondamente connesso alla cultura visiva contemporanea. Lo studio ha sede a Treviso e Trieste ed è attualmente gestito da Francesco Greguol e Christian Jugovac.
Rivista Pièra – Paolo Panetto
PIÈRA è la rivista pensata, scritta e realizzata dagli architetti dell’Ordine Professionale della Provincia di Treviso. Nata nel 2015 con l’obiettivo di dare visibilità, ruolo, valore e credibilità al mestiere dell’architetto, negli anni è si è posizionata come punto di riferimento per la promozione dell’architettura e del paesaggio. Il nuovo ciclo della rivista PIÈRA è dedicato a un’esplorazione delle tematiche progettuali più ricorrenti affrontate dagli architetti negli anni recenti con l’obiettivo di delineare uno spaccato sull’attività progettuale che consideri anche nuovi temi progettuali, spesso trasversali e non facilmente classificabili. PIÈRA è un osservatorio sulla professione, una testimonianza sulle sfide del presente, sul ripensamento del rapporto tra ambiente naturale e ambiente
costruito per favorire la ricerca di un nuovo equilibrio tra architettura, città e paesaggio.
Parallelamente alle conferenze, in omaggio alla sede di Lab27, che ospita gli incontri, sarà possibile visitare l’esposizione dell’opera fotografica di Aldo Amoretti per la prima volta esposta in Italia.
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