Al confine tra arte, architettura e design, in mostra diciannove opere immersive, che vivono dell’interazione con il pubblico, in organica continuità con gli spazi disegnati da Zaha Hadid.
La mostra mette in luce il contributo fondamentale delle donne alla storia di questa espressione artistica e rappresenta il capitolo successivo del progetto espositivo di Inside Other Spaces. Environments by Women Artists 1956–1976, avviato dalla Haus der Kunst di Monaco.
Il MAXXI prosegue la ricerca dell’istituzione tedesca e ne amplia la cronologia originaria arrivando fino al 2010, anno del completamento dell’architettura del Museo progettato da Zaha Hadid. Questa nuova ricerca permette di indagare ulteriori aspetti critici della natura dell’arte ambientale facendo emergere temi come il rapporto con lo spazio pubblico, l’introduzione delle nuove tecnologie e il conseguente coinvolgimento attivo degli spettatori.
In mostra opere di Micol Assaël, Monica Bonvicini, Judy Chicago, Lygia Clark, Laura Grisi, Zaha Hadid, Aleksandra Kasuba, Kimsooja, Christina Kubisch, Léa Lublin, Nalini Malani, Marta Minujín, Tania Mouraud, Pipilotti Rist, Martha Rosler, Esther Stocker, Nanda Vigo e Tsuruko Yamazaki.