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Il resto di niente |
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Opera collettiva |
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MUSEO MADRE, NAPOLI, dal 30/04/2024 al 16/09/2024
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l Museo Madre di Napoli, fino al 16 settembre 2024, sarà allestita ‘Il resto di niente’ un’opera collettiva dedicata alla relazione tra i contesti architettonici napoletani e le esperienze identitarie che li abitano. La mostra nasce da un'idea di Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci ed è presentata da Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre e Gucci.
Gli artisti presentati in mostra realizzano un racconto corale, fatto di installazioni, fotografie, modelli, opere sonore, video, sculture di neon, schizzi architettonici e grandi disegni.
La mostra parte da uno sguardo sul lavoro di uno dei protagonisti piu` visionari della scena architettonica italiana della seconda meta` del Novecento, Aldo Loris Rossi, che sviluppa a partire dagli anni Sessanta un radicale discorso estetico e politico sull’architettura e l’urbanistica anche, e soprattutto, di Napoli. Sono esposti infatti numerosi disegni di progetti che Rossi concepisce, spesso insieme a Donatella Mazzoleni, coniugando forme organiche, passionalita` espressionista e ascendenze futuriste e costruttiviste. Progetti come la Casa del Portuale (1968-1980) e il complesso residenziale di Piazza Grande (1979-1989 si inseriscono nel panorama urbano napoletano, vividi esempi di architettura brutalista, e appaiono come enormi e autonome astronavi, ideate nel solco delle utopie del secondo dopoguerra. Ripensando al futuro che quelle costruzioni prospettavano, e guardando all’immaginario che oggi creano (vi sono ambientate, per esempio, alcune tra le piu` famose serie televisive e video musicali realizzati a Napoli), questi edifici sono spunto per una riflessione sull’abitare e le sue implicazioni affettive. Chi li abita? L’esperienza di viverli ha contribuito per gli individui alla creazione di un particolare lessico emotivo? Includono o escludono? Sono “distopie concrete” o promesse da riformulare?
Nella loro bellezza sospesa come una capsula spaziale, i progetti architettonici mostrati nel percorso espositivo chiedono e trovano nelle opere di artisti visivi di diversa provenienza e generazione risposte, interpretazioni, eco, riprese… L’interazione piu` diretta con questi temi e` quella di Tobias Zielony, che gia` ha all’attivo un progetto di ricerca video e fotografico dedicato alle Vele di Scampia a Napoli, e che in occasione della mostra ha realizzato una serie di scatti dedicati ad alcune delle piu` celebri costruzioni di Rossi con Mazzoleni. Altrove, nelle sale, con le opere di Vincenzo Agnetti e Nanda Vigo, artisti di una generazione vicina al periodo dell’architettura utopica, si creano dei paralleli, rispettivamente concettuale e cosmogonico, con il lavoro di Rossi. Dove Jim C. Nedd, RM e Domenico Salierno raccontano dimensioni emotive, dolci e desolate dell’abitare oggi, Giulio Delve` e O¨zgu¨r Kar invece presentano opere che esplorano il pericolo di sentirsi esistenzialmente intrappolati. Sara Persico trasla nel sonoro la ruvida dimensione urbana che Angharad Williams ritrae attraverso la dimensione impermanente del riflesso su un’automobile. Franco Mazzucchelli concepisce le sue sculture gonfiabili come dispositivi di occupazione dello spazio vissuto e condiviso, che riempiono gli spazi espositivi del Madre.
Artisti partecipanti:
Vincenzo Agnetti (Milano, 1926 – 1981) / Giulio Delve` (Napoli, 1984) / O¨zgu¨r Kar (Ankara, 1992) / Donatella Mazzoleni (Firenze, 1943) / Franco Mazzucchelli (Milano, 1939) / Jim C. Nedd (italo- colombiano, 1991) / Sara Persico (Napoli, 1993) / RM (Bianca Benenti Oriol e Marco Pezzotta, duo fondato a Ginevra, 2015) / Aldo Loris Rossi (Bisaccia, 1933 – Napoli, 2018) / Domenico Salierno (Napoli, 1967) / Nanda Vigo (Milano, 1936 – 2020) / Angharad Williams (Ynys Mo^n, 1986) / Tobias Zielony (Wuppertal, 1974). |
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https://www.madrenapoli.it/mostre/il-resto-di-niente/
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