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Suppergiù 60 sedie in 60 anni |
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FONDAZIONE STUDIO MUSEO VICO MAGISTRETTI, MILANO, dal 03/04/2025 al 26/02/2026
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Suppergiù 60 sedie in 60 anni non è solo una mostra: è la testimonianza della passione dichiarata di Vico Magistretti per la sedia.
Lo ammette lui stesso in un’intervista del 2003: "Ho una passione un po’ vergognosa per le sedie. Credo sia perché è la cosa più difficile, non perdona nulla. Difficile essere contenti di una sedia". È un’ossessione nota e coltivata: già nel 1980, da un’idea dell’amico Enrico Baleri, Vico organizza una propria “personale” allo Studio Marconi di Milano, Vent’anni, venti sedie. Il titolo è semplice, efficace, e funziona anche a Londra l’anno dopo, quando con un piccolo ritocco diventa Twenty-one years, twenty-one chairs per il Designers’ Saturday. E oggi la Fondazione studio museo Vico Magistretti rilancia con Suppergiù 60 sedie in 60 anni. La mostra nasce anche da qui, ma nasce, soprattutto e come sempre, dall’archivio dello Studio Magistretti.
Luca Poncellini, il curatore della mostra, ci si è praticamente trasferito: ha letto e riletto lettere, minute di accordi, fax, cartelle stampa; ha studiato dossier di brevetti e foto di prototipi e modelli; ha esaminato disegni e decifrato appunti. E grazie a questo lavoro minuzioso e approfondito, le linee progettuali del design di Vico – il concept design, il redesign della tradizione, lo spunto autobiografico – si sono fatte racconto di un’intera carriera attraverso un’unica tipologia: la sedia.
La mostra si sviluppa in due percorsi: una timeline di disegni originali e riproduzioni fotografiche delle oltre sessanta sedie - sessantasei per essere precisi, troppe per il piccolo studio museo… - disegnate da Magistretti nei suoi sessant’anni di carriera. E poi una dozzina, suppergiù, di sedie da usare e provare, e altrettanti taccuini pieni delle storie di ogni sedia: intuizioni, collaborazioni, correzioni, ripensamenti, sfide produttive e persino qualche grana legale. Suppergiù 60 sedie in 60 anni dunque non è solo una mostra, è un invito a sedersi – letteralmente - e a leggere: ogni sedia racconta di sé, e tutte insieme raccontano e rivelano la visione di un progettista che ha segnato la storia del design italiano e internazionale.
La Fondazione Magistretti ringrazia per i prestiti, il supporto, la disponibilità e la collaborazione: Artemide; Carlo Poggi, Fabbrica Poggi (Pavia); è De Padova; Elisabetta Ponzone; Emilio Neri Tremolada; Gruppo Censeo; Guglielmo Campeggi, Campeggi; Monica Stambrini; Vincenzo Luongo e Massimiliano Schiozzi, Cizerouno (Trieste).
Mostra a cura di Luca Poncellini
Progetto di allestimento di Chiara Corbani
Progetto grafico di Lorenzo Mazzali |
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