Sta per essere costruito, sulla Diagonal Mar di Barcellona, un nuovo grattacielo che ospitera' un hotel a 5 stelle, ad opera dell' architetto D.Perrault, in collaborazione con Virginia Figueras.
Il progetto parte da una analisi della citta' di Barcellona come caratterizzata da "segni" orizzontali (il plan Cerda', il casco antiguo, la Diagonal, ecc.) e da "segni" verticali (la Sagrada Familia, le torri della Villa Olimpica, ecc.); l'edificio e' immaginato quindi composto da due parti: la base, che si inserisce nella citta' orizzontale, e il corpo a torre che, con il suo coronamento, si inscrive nella citta' verticale.
La morfologia architettonica dell'edificio e' in realta' un po' piu' complessa di quanto sembri: concettualmente, essa e' prodotta dalla rottura di un blocco geometrico perfetto che genera un parallelepipedo rettangolo diviso in due parti (una delle quali svetta verso l'alto), e un cubo, situato nella parte posteriore, che ne fa da contrappeso.
Gli elementi che danno identita' a questo edificio, apparentemente regolare ed anonimo sono: l'aggetto che marca l'ingresso alla torre e, allo stesso tempo, l'incontro fra due strade importanti quali la Diagonal e la Pere IV (antico asse strutturante del quartiere); il cubo della parte posteriore, leggermente traslato rispetto alla torre in modo da formare una terrazza all'aperto; il profilo della parte aggettante della torre che, innalzandosi nel cielo, va a costituire un punto di riferimento nella nuova Diagonal.
La divisione architettonica dell'edificio esprime quella funzionale: nella base dell'edificio trovano posto le attivita' legate allo smistamento o all'incontro (lobby, ristoranti, bar, sale conferene, ecc.); nel corpo verticale vi sono le camere, che si affacciano al mare o alla montagna, tutte con vista sulla Sagrada Familia.
Un ulteriore elemento caratterizzante il progetto e' il rivestimento delle facciate. Il principio concettuale che ha prodotto il suo disegno e' quello per cui ogni camera dell'albergo deve disporre di una grande vista panoramica, attraverso una finestra che sia in realta' uno schermo collegato al paesaggio della citta'; tale schermo e' in effetti composto da tanti piccoli "televisori" di forma circolare che formano un "muro di immagini". Questo effetto e' prodotto da un rivestimento di facciata in placche di alluminio anodizzato, che creano oltremodo giochi di luce differenziata sulle superfici: una facciata diviene brillante, l'altra adombrata, gli angoli assumono un effetto di trasparenza, le testate si opacizzano.
Interessanti sono poi i giochi cromatici prodotti dalle diverse colorazioni del vetro, che a volte e' giallo, a volte rosso, blu o verde.
La relazione con il quartiere delle immediate circostanze e' stabilito attraverso la concezione di una lobby intesa come passaggio pubblico; nella hall dell'albergo si entra attraverso una piccola passerella sospesa su un giardino che richiama il parco urbano situato dall'altro lato della Diagonal, e si esce idealmente dalla facciata sud, in corrispondena della quale vi e' una terrazza aperta.
|