16/04/2004 – La Biennale di Venezia ha bisogno di spazi più adeguati, una struttura che sia all’altezza del più antico festival europeo. È questo il motivo per cui il nuovo presidente Davide Croff intende realizzare una “Casa della Biennale”, che valorizzi la spettacolarità della manifestazione e al tempo stesso diventi parte integrante della città.
Tra le novità in programma per la valorizzazione della Biennale, Croff conferma l’intenzione di indire un concorso internazionale di idee per il nuovo palazzo del cinema del Lido, atteso entro giugno 2004.
Costruire una “casa stabile”, un luogo in cui le manifestazioni possano perpetuarsi per tutto l’anno: mostre , seminari, bookshop e documentazione. È questa l’idea del presidente per la Biennale.
E due sono i suoi “sogni nel cassetto”, ovvero le potenziali aree in cui il progetto potrebbe essere realizzato: lo stabile di Punta Dogana, oppure il Fondaco dei tedeschi a Rialto, di proprietà delle poste.
La “Casa della Biennale” include varie iniziative fruibili dalla città, la valorizzazione dell’Archivio storico, nonché attività commerciali che producano gran parte degli utili. In quest’ottica – sottolinea Croff – 10mila metri quadrati non sono poi così tanti.
Ma l’appuntamento più vicino sembra essere il lancio del concorso internazionale per la nuova sede del cinema, che sorgerà nell’attuale garden. L’intenzione – spiega il presidente della Biennale – è riqualificare le attuali strutture per poter garantire non solo un numero maggiore di posti agli spettatori, ma anche assicurare eventi e congressi per tutto l’anno.
Creare, dunque, una vera e propria cittadella del cinema con un numero adeguato di sale, dove trovino spazio tutte le attività legate alla mostra.
Per quanto riguarda i finanziamenti, il presidente dichiara: “Penso che gli enti locali e lo stesso Ministero siano interessati a valorizzare la maggior istituzione culturale italiana e una mostra cinematografica che compete con Cannes e Berlino per importanza e autorevolezza”.
A confronto con i budget a disposizione per gli altri festival del cinema europei (Cannes, Locardo, Berlino), quello della Biennale è il meno ricco. Ma il nuovo progetto porta anche la speranza di maggiori risorse finanziarie.
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