11/06/2004 - Lo scorso martedì 1 giugno il Direttore della 9. Mostra Internazionale di Architettura, Kurt W. Forster, e il Presidente della Biennale di Venezia, Davide Croff, hanno presentato a Roma, presso il Castel Sant'Angelo, la 9. Mostra Internazionale di Architettura METAMORPH, in programma a Venezia dal 12 settembre al 7 novembre. Sono intervenuti il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, e il Segretario Generale della Farnesina, Umberto Vattani.
La 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia METAMORPH affronta i fondamentali cambiamenti in atto nell’architettura contemporanea, sia nel campo della teoria e della pratica progettuale, sia nell’uso delle nuove tecnologie costruttive.
Il percorso espositivo di METAMORPH ipotizza infatti la figura del visitatore come testimone di questi cambiamenti che, sfuggendo alle tradizionali prospettive interpretative, giustificano in modo sempre più evidente un aperto e innovativo confronto con l’evoluzione degli organismi viventi e le loro capacità di trasformazione.
Il programma di METAMORPH, la 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, si articolerà in due diversi ambienti.
Nelle Corderie dell’Arsenale saranno presentate le opere che hanno letteralmente trasformato il panorama disciplinare dell’architettura a partire dagli anni Settanta, da quelle di Peter Eisenman (con i suoi automatismi terrestri), Frank O. Gehry (con gli edifici che si trasformano in pesci), Aldo Rossi (l’architettura come memoria) e James Stirling (il collage costruttivista), alle ultime tendenze e realizzazioni. Si tratta dunque di offrire una prospettiva storica che risulta fondamentale per gli obiettivi proposti dalla mostra: indagare cioè i mezzi attraverso i quali l’architettura ha modificato i processi della propria invenzione ed esecuzione, acquistando così l’abilità di operare in circostanze radicalmente nuove.
Iniziando con la trasformazione (TRANSFORMATIONS) di edifici esistenti e ampliandosi alla nuova topografia (TOPOGRAPHY), gli spazi delle Corderie ospiteranno anche le sezioni dedicate alle superfici (SURFACES), all’atmosfera (ATMOSPHERE) e agli iper-progetti (HYPER-PROJECTS). Il loro susseguirsi rintraccia, passo per passo, la rapida evoluzione dell’architettura che sta acquistando nuove dimensioni articolandosi con qualità sempre più specifiche. Gli iper-progetti rappresentano il massimo della complessità finora raggiunta, sia per la loro organizzazione interna sia per l’estensione e la diramazione nel territorio.
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Flavia Fossa Margutti
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