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30/12/2004 – Sarà Saragozza (Spagna) ad ospitare l’esposizione internazionale Expo 2008, che dal 14 giugno al 13 settembre del 2008 accoglierà 7,5 milioni di visitatori da tutto il mondo. Lo ha deciso lo scorso 16 dicembre a Parigi l’assemblea del Bureau International des Expositions in cui si sono riunititi 95 delegati su 97 Paesi membri. Il progetto della città spagnola ha ottenuto 57 voti contro i 37 assegnati alla proposta di Trieste (c’è stata un’astensione).
“L’acqua e lo sviluppo sostenibile” è il tema proposto da Saragozza. Per ospitare l’Expo la città spagnola ha previsto un’area di 25 ettari sulle rive del fiume Ebro ed investimenti per 1,4 miliardi di euro, il 70 per cento dei quali a carico dello Stato. Nell’area saranno realizzati anche un centro termale ed un maxi acquario con pesci provenienti da tutto il mondo. Il simbolo scelto dagli iberici per Expo 2008 sarà la Torre dell’Acqua, alta 60 metri.
Trieste proponeva invece un progetto dal titolo “Mobilità della conoscenza”, puntando sul Centro Internazionale di Fisica Teorica che ha attirato 80mila scienziati circa. Il capoluogo giuliano aveva immaginato una piattaforma come luogo di trasferimento della conoscenza, in grado di portare i visitatori alla scoperta di collegamenti inaspettati, innovazioni ed esperienze di mobilità nel viaggio lungo le rotte di persone e invenzioni.
Il primo scrutinio – che vedeva la partecipazione anche di Salonicco col tema “Terra Mater - Conoscenza della terra, agricoltura, alimentazione” – si era concluso con 47 voti per Saragozza, 35 per Trieste e 12 per Salonicco. Lo scarto che in un secondo momento ha separato la proposta spagnola da quella italiana ha per questo motivo suscitato non poche polemiche.
Il presidente della Trieste Expo Challenge 2008 Fabio Assanti ha comunque mostrato soddisfatto la propria riconoscenza a coloro che hanno collaborato all’ideazione del progetto, pur dichiarando apertamente di dover rinunciare ad un premio aspettato. Meno diplomatico, invece, il sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione che attribuisce la scelta a criteri di valutazione puramente politici.
Intanto Trieste si rimette in carreggiata per l’organizzazione dei Giochi del Meditteraneo e per la conquista del titolo di Città della Cultura 2009.
“Adesso – annuncia il presidente della Trieste Expo – continuiamo a lavorare uniti per altri progetti a favore della città e del territorio, primo fra tutti quello di Trieste Città della Cultura 2009, un traguardo da raggiungere assieme ad una città austriaca”.
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