21/11/2005 - “Il Sole 24 Ore” con Fondazione di Venezia, organizzatori del convegno “Le Fondazioni bancarie per lo sviluppo locale”, si sono preoccupati di definire il nuovo ruolo assunto dalle Fondazioni bancarie nel campo della riqualificazione e del mercato immobiliare.
“Il ruolo delle Fondazioni nelle trasformazioni – ha dichiarato Domenico Bolla, consigliere generale della Fondazione CariVerona – deve confrontarsi con condizioni modificate del progetto. Quando il progetto, come avviene oggi, si propone di intervenire su un ambito territoriale ampio, anche il ruolo delle Fondazioni viene amplificato”. Dal convegno emerge la condizione attuale di fare delle Fondazioni Bancarie un soggetto attivo e promotore di iniziative di carattere sociale, dedite soprattutto agli investimenti nel settore dell’housing.
Il convegno “Concertazione pubblico –privata” ha evidenziato la forza degli Accordi di Programma, dei PII, dei PRU, dei PRUSST, dei Contratti di Quartiere come strumenti di programmazione e di attuazione rapida dei progetti di riqualificazione urbana. Esempi positivi sono stati mostrati e documentati da soggetti pubblici e privati intervenuti che hanno definito un registro di “buone pratiche” da attuare in contesti che necessitano di azioni di rigenerazione urbana.
Il Centro Internazionale Città d’Acqua ha presentato un seminario sul“Recupero di aree urbane sul fronte d’acqua”, occasione per il Comune di Venezia, città ospitante la manifestazione, di confronto con analoghe situazioni di città estere: Liverpool e Valencia. “Il recupero del waterfront di Marghera – ha dichiarato Laura Fincato, assessore all’urbanistica del comune di Venezia – rappresenta il futuro della città, che vede nella progressiva fuoriuscita del polo chimico dalla laguna l’obiettivo di un equilibrato risanamento ambientale del contesto veneziano.”
Le conclusioni delle quattro giornate di lavori congressuali sono state tirate nel convegno, organizzato in collaborazione da ANCE, INARCH e INU, “Mercato, qualità urbana, valore aggiunto del progetto” in cui sono stati trattati, in due diverse sezioni, i problemi di convivenza delle dinamiche del mercato immobiliare con quelli della produzione di un progetto di qualità.: “La cifra innovativa di questa manifestazione - ha dichiarato Paolo Avarello, presidente INU, nella presentazione al convegno - è che l’urbanistica è diventata creativa aprendo orizzonti di ottimismo in cui è possibile individuare un’architettura di qualità, presente non solo nelle grandi città ma anche nei centri di piccole e medie dimensioni, poli di eccellenza delle sperimentazioni architettoniche.” In relazione alla qualità del progetto Vittorio Gregotti ha affermato “non si parla di pensiero architettonico sui giornali ma di architettura creativa, ma la creatività non è risolutiva, anzi le idee originali rischiano di non essere valide perché non sedimentate dall’elaborazione lenta del pensiero. L’architettura non è comunicazione: è ricerca di un frammento di verità, l’architettura di oggi è invece la forma del prodotto di consumo e l’estetica diffusa non dà più spazio al pensiero critico che è stato sepolto.”
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