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01/03/2006 – Sono stati scelti i sei gruppi che parteciperanno alla fase conclusiva del concorso di progettazione per la torre “Absolute”, un condominio di 52 piani che presto cambierà lo skyline di Mississauga, in Canada. Si tratta della struttura da realizzare nell’ambito del progetto di insediamento urbano “Absolute”. La competizione è stata organizzata dai due costruttori Builders Cityzen Development Group e Fernbrook Homes.
“Abbiamo lanciato un concorso internazionale – spiega il presidente della Fernbrook Homes Danny Salvatore – perché non intendiamo costruire condomini con piccoli spazi rettangolari. Intendiamo costruire unità residenziali, come fanno in Europa”.
Dei complessivi 92 elaborati presentati, sono stati selezionati sei progetti finalisti e sette menzioni d’onore. Le proposte selezionate, sebbene differenti le une dalle altre, hanno seguito il comune filo conduttore della ricerca di forme nuove, sicuramente non tradizionali, per un complesso di appartamenti.
Finalisti:
Nicholas Boyarsky (Boyarsky Murphy Architects - Regno Unito)
Michel Rojkind (rojkind arquitectos - Messico)
Roland Rom Colthoff (Quadrangle Architects Limited - Canada)
Sebastian Messer (Studio MWM - Regno Unito)
Yansong Ma (MAD office - Stati Uniti d'America)
Tarek El-Khatib (Zeidler Partnership Architects - Canada)
Immagini dei progetti finalisti
Menzioni d'onore
Ali Mangera (Mangera Yvars Architects - Regno Unito)
Leonard Bertaux (Bertaux + Partners - Stati Uniti d'America)
Claudio Nardi (Claudio Nardi Architect - Italia)
Luca Donner (Donner & Scorcinelli - Italia)
Venk Prabhu (Carleton University - Canada)
Cyrlab - Francia
Daniel Cusimano (Cusimano Architect incorporated - Canada)
Immagini dei progetti menzionati
Le proposte selezionare oscillano dall’elegante conservatorismo delle firme locali alle forme sensuali di MAD office, alla multi-sfaccettatura della torre di Michel Rojkind.
Il progetto del gruppo statunitense, da subito ribattezzato “Marilyn Monroe Building”, propone una architettura come riproduzione di curve femminili. Si tratta di una singolare struttura che, dall’atrio avvolto da un involucro di vetro, si erge verso lo skyline curvandosi su se stessa in un movimento quasi provocante.
Michel Rojkind ha invece avvolto la torre in una enorme maglia di calcestruzzo e acciaio (vedi foto allegate all'articolo).
Una struttura in cemento composta da un nucleo centrale ed una doppia pelle, consentendo di ridurre la sezione delle colone e delle travi, conferisce leggerezza e dinamicità ad un edificio di 60 piani.
Nello spazio tra le due membrane sono ricavati terrazzini a ponte che offrono paesaggi naturali
“La nostra idea – spiegano gli autori del progetto – si basa sull’intreccio di culture moderne in un’era globale, che collega passato e futuro (le due membrane) svelando, come in un organismo, il seme che sta all’interno. Le sue linee fluenti e le sue forme espressive evocano il corpo umano, la mente e lo spirito, e trovano le proprie radici in una passione per la vita e per la natura che si esprime in una torre iconica”.
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