04/04/2006 – La torre di vetro progettata da Massimiliano Fuksas per la nuova sede della Regione Piemonte si farà, ma avrà una nuova collocazione. È quanto stabilito nei giorni scorsi dalla Giunta regionale. Il progetto dell’architetto romano, vincitore nel 2001 del concorso internazionale di idee, non sarà realizzato sulla Spina1, nell’area ex Materferro, ma in via Nizza, nell’area del Lingotto. Il Comune ha dato il via libera alla variante urbanistica finalizzata alla trasformazione dell’area dove un tempo sorgeva Fiat Avio e che ora si prepara ad ospitare il grattacielo della Regione.
Per Fuksas il compito di modificare il progetto in modo da adattarlo al nuovo contesto.
L’Amministrazione intende realizzare un unico edificio che, sul modello del Pirellone della Regione Lombardia, possa accogliere tutti gli uffici regionali, compresi quelli del Consiglio. Il progetto potrebbe pertanto essere ampliato (è probabile l’innalzamento da 105 a 115 metri di altezza), ma non subirà modifiche sostanziali. Si cambia dunque l’area, ma non il progetto.
L’unica vera novità sarà la realizzazione di un parco urbano di 100mila metri quadrati circa. Data l’ampiezza dell’area a disposizione – spiega l’autore del progetto – potremo permetterci il lusso di realizzare attorno alla struttura una maxiparco urbano di grande capacità attrattiva.
L’architetto assicura inoltre l’utilizzo di materiali ecologici per il massimo rispetto dell’ambiente.
Descrizione del progetto presentato nel 2001
Il complesso è composto da due elementi: la torre nella quale sono collocati gli uffici della Regione ed un edificio più basso che ospita il centro congressi e altre funzioni di servizio alla città.
L'interfaccia tra i due è il “grande vuoto”, la lama che rappresenta lo spazio unificante dell’intero complesso, con funzione di atrio sia per gli uffici che per il centro congressi ai livelli inferiori e che ospita gli spazi di rappresentanza del Palazzo della Regione ai livelli superiori.
Uno spazio non solo celebrativo ma trasparente, permeabile, un filtro vivo attraverso il quale l'edificio si affaccia sulla città e la città entra nell'edificio.
Il “grande vuoto” è caratterizzato da una serie di lame poste trasversalmente e con differenti inclinazioni che creano uno spazio di elevata qualità, dall'esterno come dal livello dell'atrio o dai piani superiori si può godere infatti un effetto visivo di grande suggestione.
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