04/05/2006 – A quasi due anni dalla posa della prima pietra per la Freedom Tower di New York, un accordo stipulato tra i costruttori ed i proprietari del suolo sblocca la situazione. Gli escavatori giunti sul cantiere il 27 aprile scorso hanno ufficialmente dato un nuovo inizio ai lavori di costruzione. Si tratta dell’edificio in vetro e acciaio, firmato dagli architetti David Childs dello studio SOM (Skidmore Owings Merrill) e Daniel Libeskind. La struttura è destinata a sorgere a Ground Zero, il luogo che un tempo ospitava le Torri Gemelle del World Trade Center.
La sospensione dei lavori – significativamente inaugurati il 4 luglio 2004, giorno in cui gli americani celebrano la raggiunta indipendenza dalla Gran Bretagna - fu causata da una serie di contrasti tra i diversi soggetti coinvolti nella vicenda, dai progettisti al costruttore Silverstein, fino al Dipartimento di Polizia di New York che a maggio dello scorso anno richiedeva l’adozione di ulteriori misure di sicurezza; disposizione che ha reso necessarie diverse modifiche al progetto iniziale.
La proposta originaria di Libeskind, vincitore del concorso internazionale di progettazione bandito dalla Lower Manhattan Development Corporation, prevedeva la realizzazione di una torre alta 1776 piedi (pari a 541,4 metri), numero anch’esso non casuale poiché rimanda all’anno della dichiarazione di indipendenza americana dalla Gran Bretagna.
Libeskind aveva immaginato per la torre un andamento tortuoso, con l’intreccio dei lati occidentale ed orientali nel percorso verso lo skykine. Come rafforzamento dell’intera struttura, un cavo d’acciaio ad avvolgere il nucleo della torre, in calcestruzzo, come in una rete.
A luglio dello scorso anno veniva svelato il nuovo progetto, messo a punto successivamente alla disposizione di adeguamento agli standard di scurezza richiesti dal Dipartimento di Polizia di New York.
In linea con la proposta iniziale di Libeskind, il cuore del progetto rimarrà alto 1776 piedi, inclusa una guglia di 276 piedi lanciata verso il cielo sino all’estremità della struttura, come il braccio della Statua della Libertà.
La base della torre non sarà più un parallelogramma. L’edificio avrà una base a forma di cubo che non si troverà più a 25 piedi da West Street (7,6 metri), ma sarà collocata a ben 90 piedi (27,4 metri). In tal modo è stato risolto il problema della non totale sicurezza temuta inizialmente, dal momento che la struttura sarà meno esposta ad eventuali attacchi da terra.
La piastra di fondazione della torre sarà un quadrato il cui lato misurerà 200 piedi (60,96 metri), proprio come le basi delle vecchie torri. Previsto, inoltre, un rafforzamento mediante una parete in calcestruzzo ricoperta di acciaio e titanio.
Ampi spazi verdi ravviveranno le strade adiacenti la torre e la collegheranno agli edifici vicini e al World Trade Center Memorial, il progetto “Reflecting Absence” firmato dall’architetto israeliano Michael Arad.
La Freedom Tower sarà realizzata secondo i principi della efficienza energetica e della sostenibilità ambientale: vetri trasparenti per l’illuminazione naturale degli interni e per il risparmio energetico; qualità dell’aria interna grazie a sistemi di ventilazione naturale e l’utilizzo di materiali innovativi non contenenti sostanze tossiche; risparmio di acqua grazie al riutilizzo di acqua piovana per il raffreddamento dell’edificio e l’irrigazione; riduzione del traffico urbano grazie ad un sistema organico di trasporti pubblici e alla realizzazione di corsie per le biciclette.
“La Freedom Tower – dichiarava David Childs – è un simbolo semplice ed efficace che intende commemorare in cielo la tragedia dell’11 settembre, come Reflecting Absence intende fare in uno spazio interrato. Ma, mentre il memoriale evoca il passato e i ricordi, la Freedom Tower, in uno slancio luminoso e cristallino verso il cielo, rappresenta l’ottimismo ed il futuro”.
Secondo la nuova tabella di marcia, l’ultimazione dei lavori è prevista nel 2011, tre anni in ritardo rispetto al programma iniziale.
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