17/05/2006 - Il Grand Prix National de l'Architecture, il più prestigioso premio francese conferito dal Ministro della Cultura e della Comunicazione ad un architetto o ad uno studio di architettura, operante in Francia, è stato assegnato quest’anno all’architetto Rudy Ricciotti.
Fra gli ultimi cinque candidati in lizza vi erano Odile Decq, Yves Lion, Patrick Bouchain e Jacques Ferrier, gli ultimi due dei quali erano già stati finalisti nel 2004.
La giuria, composta da numerose personalità tra cui architetti francesi ed europei, rappresentanti della stampa francese, delle agenzie francesi ed europee di comunicazione dell’architettura, ha scelto di premiare, dopo Patrick Berger del 2004, discreto e riservato, l’«esplosivo e teatrale» Rudy Ricciotti.
Il premio, istituito nel 1975, è stato rilanciato nel 2004 dopo molti anni di interruzione, e, d’ora in avanti, avrà frequenza biennale.
Rudy Ricciotti, nato ad Algeri nel 1952, è figlio di immigrati italiani trasferitisi poi in Provenza.
Fin dal 1980, dopo aver studiato architettura a Ginevra e Marsiglia, lavora come libero professionista a Bandol in Francia. È professore dell'Istituto d’Arte di Marseille-Luminy fin da 1995; nel 1997-98 è stato visiting professor presso l’Ecole Spécial d'Architecture di Parigi.
A soli 53 anni, Rudy Ricciotti è diventato uno dei maggiori “costruttori” di Francia.
Fra le sue realizzazioni più famose vi sono:
• Villa Kleenewerk (Ollioules, Francia, 2004),
• il CCN - Centre Chorégraphique National (d’Aix-en-Provence, Francia, 2001), una spettacolare intersezione dei rami neri in calcestruzzo progettato otto anni fa per il coreografo Angelin Preljocaj,
• il MUCEM - Musée des civilisations de l'Europe et de la Méditerranée (Marsiglia, Francia, 2003), progettato come un “casbah” verticale inglobata in una rete di cemento,
• la Philharmonie de Potsdam (Germania, 1996)
Fra le proposte di concorsi di cui è risultato vincitore del primo premio vi sono il Dipartimento dell’arte dell’Islam del Louvre (Parigi, 2005) progettato con l’architetto Mario Bellini e che avrà come oggetto un’audace copertura ondulata in perline di vetro, e il Palazzo del Cinema di Venezia (2005) con lo studio italiano 5+1 Architetti Associati.
Di doppia formazione, in quanto anche ingegnere, Rudy Ricciotti è stato anche il primo architetto ad aver sperimentato l’impiego dell’FRC - Fiber Rinforced Concrete (calcestruzzo fibrorinforzato ad alto rendimento), nella Passerella della Pace a Seoul nel 2002.
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