06/06/2006 – A Sesto San Giovanni nasce la città del futuro dove agli inizi del Novecento aveva inizio lo sviluppo dell’industria siderurgica: l’area delle ex acciaierie Falck.
Si tratta del progetto di riqualificazione di un luogo storico per la città che, dopo lo smantellamento dell’industria, si è trasformato in un “vuoto urbano”. Il progetto, firmato da Renzo Piano, intende operare una”ricucitura urbana” al fine di unire le due parti di Sesto San Giovanni divise dalla ferrovia e dalle ex aree industriali Falck. Depositato presso il protocollo generale del Comune, il progetto è stato presentato al pubblico il 26 maggio scorso.
“Vogliamo che da città delle fabbriche diventi fabbrica delle idee”. Questa l’idea di Renzo Piano, pur deciso a conservare tutto quanto nell’area racconti del passato. Un intervento che funga al tempo stesso da cerniera urbana e tutela della memoria storica. La nuova città sarà infatti in grado di “continuare a produrre idee e modernità” grazie a nuovi centri di ricerca e sedi universitarie. Ma sarà anche il luogo della memoria della fetta più significativa dei vecchi stabilimenti, che saranno conservati come imponenti “cattedrali vuote”; altri edifici, come il Museo del Lavoro e la Biblioteca, saranno invece riconvertiti per poter ospitare concerti e mostre.
L’area dismessa – 1.300.000 metri quadrati di superficie complessiva - appartiene alla società guidata da Luigi Zunino Risanamento Spa, attualmente impegnata in un altro importante intervento di riqualificazione urbana – Milano Santa Giulia - la cittadella che sorgerà nell’area di Montecity-Rogoredo, firmata da un altro progettista di fama internazionale, Norman Foster.
Il progetto di riqualificazione dell’Area Falck prevede la realizzazione di residenze, uffici, laboratori di ricerca, università e piccoli spazi commerciali. Sorgerà inoltre la nuova stazione ferroviaria che, riprogettata, sarà trasformata in una piazza urbana pensile. Di qui, attraverso sottopassi e passerelle, sarà possibile accedere ad un parco che, estendendosi su una superficie di 1 milione di metri, rappresenta senza dubbio l’elemento caratterizzante dell’intero progetto.
Torri snelle dai 12 ai 30 metri di altezza dotate di strutture vetrate, insieme ad una serie di viali alberati, completeranno il quadro urbano della nuova città delle idee.
Al fine di ridurre i consumi di energia l’intera area sarà dotata di un sistema autonomo che prevede l’utilizzo di risorse locali attraverso lo sfruttamento dell’acqua di falda, le biomasse dei numerosi alberi e l’energia solare.
Per una razionalizzazione della distribuzione energetica sono inoltre previste centrali di trigenerazione che daranno simultaneamente energia elettrica, vapore e aria fredda.
Saranno infine realizzate reti innovative di trasporto pubblico, con sistemi di bus navetta a basso impatto ambientale.
I lavori di demolizione e bonifica – spiega Zunino – sono già in corso. L’inizio dei lavori di costruzione è previsto nella seconda metà del 2007; l'intervento dovrebbe essere completato nell’arco di 6-7 anni. Possibili le prime vendite già dopo i primi due anni.
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