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Nuova Sede Camerale di Prato: vince MDU architetti
Un ex opificio rivestito di maglia metallica ospiterà la nuova sede
Autore: cecilia di marzo
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15/06/2006 – Il concorso di idee bandito dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Prato per lo studio di proposte ideative relative alla realizzazione della nuova sede dell’ente attraverso la ristrutturazione di un ex opificio industriale è stato vinto dallo studio pratese MDU architetti (Valerio Barberis, Alessandro Corradini, Marcello Marchesini) con Cristiano Cosi, Michele Fiesoli, la collaborazione di Elena Fustini e Davide Franchina e la consulenza di Antonio Silvestri (valutazione economica) e Martino Fanfani (impianti meccanici ed elettrici).
Oggetto del concorso di idee era la selezione di una proposta ideativa relativa alla realizzazione della nuova sede degli uffici della Camera di Commercio di Prato e di una sala convegni da circa 400 posti attraverso il recupero di un ex opificio industriale ubicato in Prato. La soluzione doveva includere anche la sistemazione delle aree esterne e un parcheggio interrato.

IL PROGETTO VINCITORE
«La proposta progettuale per la Nuova Sede della Camera di Commercio di Prato nasce con il duplice obiettivo di realizzare un edificio dall’immagine contemporanea, che, allo stesso tempo, esprima e sia ancorato alla memoria ed all’identità della città di Prato.
L’edificio esistente è un esempio significativo di edilizia industriale nel panorama della città di Prato, un “attore” principale del paesaggio urbano, caratterizzato dalla partitura cadenzata delle aperture dei fronti e, soprattutto, dall’impianto planivolumetrico complessivo. Attualmente il complesso si presenta come un grande volume chiuso nei confronti della città, con un unico accesso da Via del Romito che introduce alla corte centrale, sicuramente lo spazio più interessante per l’unitarietà del trattamento dei fronti caratterizzati da finestrature continue a nastro.
Il progetto si muove su due livelli: da una parte accetta, enfatizza e reinterpreta la stereometria e la regolarità dell’edificio esistente, dall’altra apre il volume alla città.
Il complesso esistente costituisce di per sé un immobile dal grande valore testimoniale per la città di Prato: la scelta della Camera di Commercio di trasferirvi la propria sede si inserisce nel dibattito culturale più vasto del recupero del patrimonio di archeologia industriale nelle città europee.
Il progetto propone una nuova immagine, rappresentativa del ruolo pubblico della Camera di Commercio di Prato, attraverso il rivestimento dell’edificio esistente con un brise-soleil costituito da una pannellatura metallica a maglia traforata. Questa nuova “pelle” avvolge interamente l’edificio enfatizzandone la volumetria ed il “fuori scala” nel contesto urbano ma, allo stesso tempo, grazie all’effetto di trasparenza che caratterizza la pannellatura, mantiene le caratteristiche architettoniche complessive dell’edificio esistente. La nuova immagine che la Camera di Commercio di Prato offre alla città nasce dall’esistente, è una sorta di “sfocatura” dell’opificio industriale del quale si continuano a vedere gli elementi caratterizzanti (serialità delle aperture, cornici marcapiano, elementi decorativi, etc.), che dialoga con una nuova architettura contemporanea. La storia industriale della città di Prato del XX secolo, identificata dall’opificio esistente, viene proiettata nella sfida del XXI secolo attraverso una nuova immagine che evoca e reinterpreta l’identità stessa del distretto tessile pratese: l’edificio è avvolto da un affascinante “tessuto” metallico.
L’edificio industriale viene mantenuto pressoché intatto nelle sue caratteristiche architettoniche, e strutturali: l’unica, vera, eccezione (oltre ai tagli di ingresso) è la grande apertura su Via Baldanzi che apre la sala del consiglio verso la città.
Accanto a questa operazione architettonica il progetto “apre” l’edificio alla città, enfatizzando il ruolo pubblico della Camera di Commercio: l’attuale corte interna si trasforma in una nuova centralità urbana, una piazza-giardino accessibile durante gli orari di apertura degli uffici relazionata al contesto limitrofo e con un nuovo, importante, collegamento a Via Valentini, tradizionale asse direzionale della città di Prato […].

Progetto degli interni
L’architettura degli interni è concepita come un dialogo tra gli elementi caratterizzanti dell’edificio industriale esistente ed i nuovi elementi funzionali, seguendo la logica dell’intervento architettonico generale.
Il principio è generare un luogo di lavoro confortevole che enfatizzi al massimo le qualità architettoniche dello spazio esistente, in particolare la grande apertura e altezza tipica degli opifici industriali. Gli uffici sono delle unità funzionali singole o aggregate a coppia, concepite come semplici volumi chiusi -di altezza variabile da 3,20 ml. al piano terra a 2,80 ml al piano primo- inseriti nello spazio e dotate ciascuna di tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento dell’attività lavorativa (tavoli da lavoro e riunione, scaffalature, armadiature, illuminazione naturale e artificiale). Il progetto in questo modo risponde alle esigenze della Camera di Commercio di garantire una buona privacy visiva e acustica del singolo ambiente di lavoro e, allo stesso tempo, mantiene intatte le qualità spaziali dell’involucro industriale enfatizzandone gli elementi tipici: ampiezza orizzontale e verticale, intelaiatura in cemento armato, finestrature a nastro, volte con catene metalliche. Il rivestimento-brise soleil metallico che caratterizza la soluzione architettonica dell’esterno assume all’interno l’ulteriore significato di modulare la luce naturale in modo da ottenere un comfort di illuminazione ottimale.
L’insieme degli uffici genera un nuovo spazio interno che reinterpreta il tema del corridoio negli ambienti lavorativi: in questo caso non si tratta più di un semplice corridoio di collegamento, ma di un vero e proprio spazio di relazione destinato ad aumentare il comfort lavorativo dei dipendenti ed utilizzabile, nelle porzioni più ampie, come spazio di sosta eventualmente attrezzato con sedute.
Questi spazi di relazione si aprono nelle grandi aree aperte al pubblico al piano terra ed al primo piano, dove i volumi chiusi degli uffici dialogano con grandi partizioni vetrate opaline e trasparenti che enfatizzano ulteriormente l’apertura e l’altezza dello spazio. Le aree aperte al pubblico sono trattate in modo da fornire un’immagine rappresentativa del ruolo pubblico della Camera di Commercio di Prato: in particolare la sala consiliare è separata dall’area di attesa tramite una vetrata trasparente e si apre verso la città grazie ad una grande apertura su Via Baldanzi dalla quale si possono vedere in lontananza le mura cittadine e le emergenze monumentali del centro storico.
Anche la progettazione del corpo destinato all’auditorium segue la medesima idea di dialogo tra edificio esistente e nuovo. Il foyer è uno spazio unitario di grande impatto architettonico che si estende dalla quota della città alla volta dell’edificio esistente raggiungendo al colmo un’altezza di oltre 11 metri. Lo spazio è delimitato da pareti verticali in cui si riconoscono le grandi finestre industriali e le nuove pareti rivestite in lamiera metallica ossidata che caratterizzano i tagli di ingresso».

  Scheda progetto: Nuova Sede Camera di Commercio Prato
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Pietro Savorelli
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  Scheda progetto: NH Hotel Fiera Milano
PierMario Ruggeri
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PierMario Ruggeri
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© Fondazione Fiera Milano
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  Scheda evento:
Mostra:
16/05-20/08 MILANO
GOOD N.E.W.S. - Temi e percorsi dell'Architettura


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