Dimensione testo |
|
05/07/2006 – A oltre 10 anni dai primi schizzi del progetto, viene inaugurata a Einsiedeln la Biblioteca Werner Oechslin, firmata dall’architetto ticinese Mario Botta. La cerimonia ufficiale di apertura si è svolta il 9 giugno scorso.
La struttura accoglie la preziosa collezione privata dei testi di architettura che Werner Oechslin - storico dell’arte e docente alla Scuola Politecnica Federale di Zurigo - ha raccolto nel corso di una vita intera: oltre 50mila volumi dal 1500 ad oggi.
La nuova biblioteca sorge di fronte una celebre Abbazia benedettina risalente al 934, lungo il percorso che i pellegrini seguono per raggiungere Santiago de Compostela. Botta avrebbe scelto di realizzare la struttura lungo tale percorso, in quanto considera quest’ultimo metafora del cammino ideale verso lo sviluppo e la crescita interiore.
L’edificio, rivestito in pietra rossastra di Verona, sembra emergere dalla collina. Il lato della struttura che si affaccia sulla valle adiacente presenta un taglio verticale rettilineo sul quale si apre l’ingresso, il cui vestibolo appare ricco di iscrizioni e raffigurazioni di personaggi antichi.
Il lato che si affaccia sul paesaggio montuoso è invece delimitato da una curva convessa.
“La sala concava – spiega l’autore del progetto – è un disegno che ho voluto per non contrastare in maniera dura la collina retrostante”.
Il cuore della biblioteca è ipogeo. Le sale per la consultazione dei testi si sviluppano al livello interrato, sotto il giardino che accoglie la dimora privata di Oechslin. Si tratterebbe di una scelta coerente con l’obiettivo di realizzare un luogo che sia metafora di un percorso ideale verso la crescita interiore; proprio come il tragitto che conduce a Santiago de Compostela.
Il progetto è il risultato di una stretta collaborazione tra l’architetto Botta e Werner Oechslin. Botta sostiene di aver messo a disposizione il proprio sapere da costruttore; la vera organizzazione mentale e filosofica della biblioteca sarebbe piuttosto opera di Oechslin, cui l’architetto ticinese avrebbe semplicemente “prestato la matita”.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|