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19/07/2006 – Al via i lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento del Museo dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” a Torino. Il progetto porta la firma del raggruppamento di Cino Zucchi Architetti con Recchi Engineering e Proger, vincitore a maggio dello scorso anno del concorso finalizzato alla trasformazione dell’edificio progettato alla fine degli anni ’50 dall’architetto Amedeo Albertini. Il progetto definitivo è stato presentato nelle scorse settimane. Il cantiere dovrebbe essere avviato entro la fine dell’anno.
Due gli obiettivi del bando: aggiungere una nuova ala su via Richelmy e riorganizzare il sistema degli accessi carrabili e pedonali per adeguarli alle più recenti evoluzioni dei musei in Europa.
L’attuale struttura si articola in vari corpi edilizi. Il principale si affaccia verso il Po e corso Unità d’Italia con una facciata convessa di 114 metri di lunghezza.
“L’ingresso a Torino da sud – si legge nella descrizione del progetto - è contraddistinto dall’alta qualità paesaggistica e ambientale della parkway verde lungo le rive del Po, punteggiata dalla presenza dei grandi volumi del Palazzo del Lavoro di Pierluigi Nervi e dal rinnovato Palavela”.
Il progetto dello studio milanese prevede un nuovo attacco a terra che inaugura une nuova configurazione del bastione verde sul fiume, e crea una serie di nuovi spazi che accolgono i diversi ambiti pubblici del museo e delle attività connesse: bookshop, vendita di merchandising e bar-cafeteria.
Il progetto propone inoltre un nuovo basamento che modifica la simmetria dell’attuale complesso al fine di creare un equilibrio tra l’ambito pedonale su via Richelmy e la “percezione veloce” da corso Unità d’Italia, che viene enfatizzata dalla nuova soluzione.
La continuità tra i due prospetti urbani è assicurata dal movimento della nuova ala che sembra abbracciare il fianco del corpo esistente.
Su via Richelmy la struttura museale è rinnovata da una nuova facciata di vetro serigrafato a disegno, i cui diversi gradi di trasparenza rivelano la particolare attenzione volta a valorizzare il complesso assicurando una sostanziale continuità.
In armonia con le tendenze architettoniche contemporanee che contraddistinguono la maggior parte dei musei europei, le funzioni espositive sono integrate da una serie di attività complementari che consentono di vivere il Museo sia durante il giorno che di sera.
I percorsi museali si affacciano sulla nuova corte vetrata diventando passerelle di collegamento tra i due corpi che assicurano ai visitatori un orientamento del tutto naturale.
L’ultimazione dei lavori è attesa entro il 2008.
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