14/09/2006 - Presentata come evento collaterale della decima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, l’esposizione "Habitar Portugal 2003-2005", allestita presso il Fondaco Marcello.
Si tratta di una selezione di opere di architetti portoghesi costruite tra il 2003 e il 2005. Un insieme di progetti che riproducono parte dell’universo dell’architettura portoghese – dal piccolo al grande intervento, dall’abitazione monofamiliare allo spazio pubblico. Una sola immagine fatta di diverse identità.
Tra le opere esposte vi è il Metrò di Oporto, una vera rivoluzione nella mobilità della città.
La qualità delle opere di adeguamento degli spazi urbani a questa nuova modalità di trasporto illustra l’importanza della partecipazione degli architetti al consolidamento degli spazi urbani.
Trovano spazio anche gli interventi a scala maggiore, quali i master plan – Antas a Oporto, il litorale di Vila do Conde, il parco fluviale Mondego a Coimbra – ma anche edifici, infrastrutture o complessi – come Terraços de Bragança a Lisbona, o il Palazzo del Governo della Provincia del Brabante Flamenco; ci sono inoltre progetti di piazze (Piazza Nam Van a Macau).
Presentati anche i progetti che riaffermano la presenza degli spazi della memoria riabilitati – Palazzo della Cenere a Oporto, l’area circostante il Monastero ad Alcobaça, il Patio dell’Inquisizione e il Centro di Arti Visive a Coimbra.
Partendo da un insieme di opere così eterogeneo, sarebbe assurdo cercare artificialmente relazioni o analogie. Alle peculiarità di ciascuna opera e di ciascun contesto va aggiunta l’intensa e diffusa diversità, segno distintivo della produzione architettonica contemporanea.
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