21/09/2006 - In mostra alla Biennale Metro-polis, la sfida lanciata dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli per ridisegnare i luoghi del trasporto urbano dell'area metropolitana partenopea.
La rete metropolitana, attraversando tutta la città, tocca luoghi tra loro diversissimi; ogni stazione si inserisce in un contesto mai uguale ad un altro e deve, per questo, adattarsi a molteplici situazioni. Ad ogni progettista è stata quindi affidata la progettazione sia della stazione che degli spazi circostanti: piazze, strade, verde e arredo urbano.
Nel progetto di ciascuna stazione sono stati coinvolti anche degli artisti, che hanno studiato le opere da inserire negli spazi in collaborazione con i progettisti. Il risultato che si vuole ottenere è un sistema di spazi, musei dell’architettura contemporanea ed esposizione di opere d’arte diffuse nello spazio pubblico.
18 sono le stazioni immaginate da 19 architetti. Conservare la continuità spaziale tra Piazza Municipio e la Stazione Marittima è l’obiettivo del progetto di Alvaro Siza Vieira e Eduardo Souto de Moura, mentre Oscar Tusquets Blanca ha immaginato un salotto urbano all’aperto con piramidi esagonali ispirate ai capirotes della Settimana Santa.
Il passaggio tra l’immagine umanistica nata alla città di Napoli dall’università, e la sua contemporaneità rappresentata da strutture ispirate alle sinapsi e l’idea di Karim Rachide e Sergio Cappelli per la Stazione dell’Università.
La Stazione Duomo, nel progetto di Massimiliano Fuksas, restituisce l’emozione delle scoperte archeologiche fatte di recente in quella zona; dei lucernari tronco-conici emergeranno alla quota stradale come punti di riferimento per la piazza soprastante.
Si sono concentrate sugli ingressi della Stazione Monte Sant’Angelo invece Anish Kapoor e i progettisti di Future System: una grande bocca d’acciaio che accoglie il viaggiatore e lo accompagna giù per i cunicoli.
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