22/09/2006 - Alla Biennale di Architettura di Venezia, l’Hong Kong Institute of Architects, in collaborazione con l’Hong Kong Arts Development Council ha allestito una mostra sul tema: VICE VERSA: Spostamenti di Azioni, Vite e Confini di una Ipercittà.
Il concetto di spostamento è comune a Venezia e a Hong Kong: la prima ha legato la sua prosperità ad eventi come la traslazione dell’Evangelista, la seconda è, per la sua storia, effervescente laboratorio per eccellere in questa tattica urbana, in passato per via del suo status di colonia, oggi per l’iperdensità, l’ineguale distribuzione della ricchezza, l’aumento del valore dei terreni e la concorrenza economica delle altre metropoli asiatiche.
Incredibili forzature hanno trascritto, trasformato, trasferito e persino trasportato la città: lo spostamento dell’antica Murray House, pietra dopo pietra, dal centro cittadino su una spiaggia ne è un esempio.
Con VICE VERSA si è cercato di comporre una trilogia spaziale con soglie tangibili, atti di comunità e imprese creative di architetti che (rap)presentano Hong Kong. Gli artisti sono invitati a (ri)eseguire spostamenti articolando parallelamente una tesi connessa allo spostamento e alla ricollocazione.
In mostra c’è il concetto di spostamento in tutte le sue possibili declinazioni: dalla scala di bambù, oggetto non più usato e per questo spostato dalle radici all’èlite, alle scale a forbice, elementare strumento per spostarsi da un luogo ad un altro, da un livello ad un altro; dagli edifici dalla massima permeabilità visiva ai containers, naturalmente destinati alle spedizioni e riutilizzati come abitazioni.
Ma anche la scala mobile “Mid-levels escalator”, terreno spostato che naviga per la città, un nastro che scorre per 800 metri trasportando più di 40 mila persone al giorno. Quattro portali della comunità di Hong Kong: la porta dell’Istituto degli Architetti, la porta di una palafitta di legno, quella scorrevole di un complesso di case popolari e un portale a soffietto.
In mostra anche gli sgabelli a tre gambe che, accostati in sequenza, compongono un testo, le cui frasi sono incise su ciascuno sgabello. Ma sono anche oggetti quotidiani funzionali al riposo. Infine il letto pieghevole, che realizza varie soluzioni di alloggio sviluppate dall’ente per le case popolari di Hong Kong, metafora di flessibilità, economia ed efficienza.
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