03/10/2006 - Nata sul confine tra culture e influenze diverse, che ne hanno cancellato la matrice per farla poi rivivere per secoli, Belgrado rispecchia la naturale tendenza di ogni città con grandi potenzialità: trasformare l’eterogeneità strutturale in molteplici riflessi aperti a ogni input.
La mostra è stata allestita nella Scoletta di S. Giovanni Battista e del SS. Sacramento, su tre livelli. Il primo livello è progettato per consentire ai visitatori di interagire e di creare una propria Belgrado, con una morfologia del tutto originale e nuove configurazioni spaziali.
Il secondo livello si concentra sulle risorse intatte e pressoché inutilizzate dei fiumi e dell’isola centrale, ma anche sulla loro evoluzione nel contesto di una ridistribuzione e riorganizzazione della matrice urbana con collegamenti sui fiumi e sviluppo di nuove aree che si sovrappongono in un futuro centro travalicando il temporaneo nucleo cittadino eccentrico e disorganizzato.
Creata dall’incontro di due fiumi, la grande isola centrale, dotata di una propria identità, riflette la complessità dell’intera città e si pone come punto d’incontro di tutte le influenze esterne.
Il terzo livello, infine, mostra una grande varietà di pensieri e di espressioni, la tendenza a migliorare la gestualità e a concludere che l’attuale scena architettonica di Belgrado può essere definita come una mescolanza di diverse influenze e mode.
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