23/11/2006 – “Fuksas unsessantesimodisecondo”. È il titolo della mostra che il MAXXI ospiterà dal 2 dicembre prossimo sino al 28 febbraio 2007. Al centro del grande ambiente, come elemento di raccordo, uno spazio irreale, una capsula high-tech, all’interno della quale scorre un video appositamente realizzato per raccontare le architetture di Massimiliano Fuksas.
Maquette, disegni ed immagini illustreranno le opere ideate e realizzate nel corso degli anni dallo Studio del celebre architetto italiano.
La presentazione ufficiale dell’evento, ad opera del ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli e il direttore della DARC Pio Baldi, si svolgerà al MAXXI venerdì 1 dicembre alle ore 12.00. Insieme a Massimiliano Fuksas prenderà parte alla conferenza stampa Doriana O. Mandrelli.
“La DARC, realizzando al MAXXI la prima grande mostra italiana sulla attività di Massimiliano Fuksas – commenta Pio Baldi - intende, coerentemente con la propria missione istituzionale, promuovere la riflessione e l’approfondimento sull’attività di questo grande interprete della realizzazione e della comunicazione architettonica”.
La mostra occupa integralmente l’ambiente del MAXXI, trattandolo come un unicum, senza frammentarlo. Il padiglione sembra suggerire il luogo creativo in cui i modelli nascono e lo spettatore, muovendosi in questo spazio, è totalmente calato nella “fucina” delle architetture di Fuksas.
In esposizione: il Polo Fiera Pero-Rho a Milano, la sede della Ditta Bortolo Nardini a Bassano del Grappa (Vicenza), il Centro Congressi Italia Eur a Roma, il Centro Ricerche Ferrari a Maranello ed altri importanti progetti dello Studio Fuksas.
I visitatori, calati all’interno dei progetti, potranno scoprire il contributo e il valore della materia sensibile nel processo evolutivo di un’opera e cogliere le dimensioni spazio temporali e sociali delle architetture. Nel percorso espositivo sarà possibile seguire il modo di progettare di questo grande architetto, la dialettica tra il visibile e l’invisibile, che si sviluppa attraverso un intenso processo che evolve da una serie di modelli tridimensionali trasferiti poi in bidimensionale ed infine realizzati con una scelta accurata di materiali che danno magia alle forme e trasformano la luce in elemento architettonico.
La mostra di Massimiliano Fuksas – si legge nel comunicato diffuso dalla Darc - vuole essere un importante riconoscimento ad un architetto che, della diversità e dell’ideazione di forme esasperate, ha fatto la sua forza. Grazie ad una continua ricerca sui nuovi materiali e sulle nuove tecniche di costruzione, l’architetto Fuksas è stato capace di ideare e produrre progetti dai volumi liberi, disinibiti e talvolta vertiginosi. In questo percorso espositivo lo spettatore riesce a cogliere l’iter creativo che pervade ogni singola opera, dal suo concepimento al suo compimento. Si può parlare di “architettura tattile” poiché si percepisce facilmente come la materia, vera protagonista della rassegna, sia duttile alle idee, suggerendole ma non condizionandole; si perdono i riferimenti alla geometria classica, le forme si scompongono e diventano fluide.
Saranno in mostra i modelli e i prototipi di progetti che lo Studio Fuksas ha utilizzato per realizzare alcune delle ultime opere, insieme agli schizzi dell’architetto dai quali tali progetti hanno preso vita.
Doriana O. Mandrilli svela l’idea che si cela dietro la mostra: “Vedere un film all’inverso, dalla fine all’inizio, è questa l’idea dell’esposizione al MAXXI: FUKSAS – un sessantesimo di secondo. Partire dall’opera realizzata e mostrare a ritroso tutte le fasi precedenti: le prime idee fatte di rapidi appunti presi su qualunque supporto, i molteplici modelli di studio realizzati quasi con la stessa velocità del pensiero, la sperimentazione di diverse tecniche, di materiali differenti, dalle modifiche continue fino alla sintesi, fino a quando l’ idea si materializza. È questo che vogliamo mostrare, il percorso dell’idea che si materializza in un sessantesimo di Secondo”.
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